04/02/2017 Notizie

La famiglia in Europa e la società liquida

La famiglia in Europa e la società liquida: l’ascolto delle persone di minore età per onorare il principio del superiore interesse del minore

Convegno internazionale La “famiglia” in Europa, Milano 3 Febbraio 2017

Sintesi dell’intervento della Garante Filomena Albano

 

"La famiglia è la fotografia culturale, sociale e politica di uno Stato in un determinato momento storico.
La maggiore mobilità delle persone all’interno dell’Unione europea ha portato ad un aumento delle controversie con elementi di internazionalità; l’individuazione della competenza giurisdizionale e della legge applicabile in materia matrimoniale, genitoriale e alimentare riguardano ogni anno un numero consistente di persone, in continua crescita.
La famiglia, intesa non più come nucleo granitico non è più “costretta” in un unico luogo, ma si distribuisce su più Paesi, spesso lontani.
Come diceva Baumann (Modernità liquida, Roma, 2002), viviamo in una società “liquida”, dominata dalla velocità, dove il rapporto fra tempo e spazio non è fisso e preordinato, bensì mutevole e dinamico. Il diritto deve essere in grado di fornire soluzioni capaci di riflettere la 
istantaneità che contraddistingue i rapporti familiari odierni, sempre nel rispetto del best interests of the child, principio a cui è improntata tutta l’attività dell’Autorità che presiedo.
Ai fini della tutela del superiore interesse del minore, non è possibile operare una valutazione in astratto, ma è necessario seguire un approccio in grado di bilanciare, caso per caso, tutti gli interessi in gioco. Il principio del superiore interesse del minore – di derivazione internazionale – rappresenta la lente attraverso la quale leggere tutte le misure, tanto a livello legislativo quanto a livello giurisdizionale, che riguardano il settore dell’infanzia e l’adolescenza.
Il sistema di diritto internazionale privato dell’Unione europea va nella direzione del rafforzamento del diritto all’ascolto delle persone di minore età gia previsto dall’art.12 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo del 1989 e l’Autorità garante per l’infanzia e 
l’adolescenza ha l’obiettivo fondante di dare voce a tutti i bambini e ragazzi, affinché si operi nel principio del superiore interesse del minore”.

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