Autorità garante al Festival internazionale dei giochi di strada di Verona
L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, Filomena Albano, è intervenuta questa mattina all’evento "L'azzardo non è un gioco”, iniziativa di approfondimento e riflessione partecipata con alunni di scuola superiore, organizzata nell’ambito del “Tocatì – Festival internazionale dei giochi di strada”, in programma a Verona dal 14 al 17 settembre.
“Quello della dipendenza dall’azzardo è un tema che mi sta particolarmente a cuore – ha detto la Garante – perché se è vero che l’importanza del gioco è fondamentale per lo sviluppo e la salute psico-fisica di bambini e adolescenti è altrettanto vero che l’azzardo non può definirsi un gioco, anzi la stessa associazione di parole ingenera confusione ed è fuorviante. E’ compito di noi adulti spiegare la differenza e moltiplicare le occasioni in cui è possibile ritornare al gioco come relazione tra le persone e tra pari”. La Garante, rivolgendosi ai ragazzi presenti, ha sottolineato il loro diritto ad esercitare un gioco libero e creativo, che sviluppa l’intelligenza e le capacità attentive.
Rispetto, più in particolare, alle azioni messe in atto per prevenire e contrastare il fenomeno, Albano ha affermato che quanto finora messo in campo dal Governo, non appare sufficiente. "Ciò che preoccupa maggiormente è il sommerso e l’accesso online e in questa direzione gli interventi previsti sono minimi. Continua a destare perplessità, in particolare, il bombardamento di messaggi pubblicitari che girano nei media sotto forma di comunicazioni attrattive e ingannevoli che incitano all’azzardo stimolando la competizione e l’abilità e nascondendone del tutto i rischi ad esso connessi. Il Governo non può incentivare all’azzardo con la pubblicità e contemporaneamente introdurre misure di contenimento e controllo. Occorre che lo Stato riconosca che l’azzardo è un disvalore sociale ed economico e le attuali misure non appaiono sufficienti a garantire la tutela dei minorenni dai rischi da ‘azzardo’ cui sono esposti.” La Garante ha concluso, rivolgendosi ai ragazzi: “Anche voi dovete dare il vostro contributo! Avete il diritto ed il dovere di informarvi e sviluppare responsabilmente il vostro spirito critico, per essere cittadini attivi”.