18/10/2016 Notizie

Protocollo Autorità garante e Dipartimento per le politiche della famiglia

Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza e Dipartimento per le politiche della famiglia per l’avvio di una collaborazione per azioni comuni

L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza e il Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri hanno siglato, lo scorso 10 ottobre, un Protocollo di collaborazione, nel rispetto delle proprie specifiche competenze, per realizzare azioni comuni e strategie di intervento condivise.  “Con il Dipartimento per le politiche della Famiglia abbiamo fatto un ulteriore passo verso la costruzione delle alleanze e della cooperazione interistituzionale - commenta la Garante Albano -  passi non solo utili ma anche necessari, soprattutto per quanto concerne le persone di minore età e la tutela dei loro diritti, per via della varietà e l’ampiezza degli interventi da porre in essere per rispondere ai principi sanciti dalla Convenzione Onu sui diritti del fanciullo”

A partire dalla sensibilizzazione delle nuove generazioni sul ruolo fondamentale che la famiglia svolge all’interno della società, il Protocollo prevede diverse possibili strategie condivise, che vanno dal confronto per individuare un indicatore nazionale univoco sulle varie tipologie di comunità residenziali che accolgono i minorenni, al monitoraggio dei costi che le riguardano nonché ai minorenni che vi sono accolti; dalla diffusione della conoscenza dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza - anche al fine di prevenire i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo - con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza delle famiglie, alla promozione di campagne di sensibilizzazione sulla violenza intra familiare e sul trauma subito dai minori che assistono alla violenza o che sono vittime di maltrattamenti o abusi; dalla mappatura delle strutture e dei Servizi operanti sul territorio nazionale a sostegno delle famiglie i cui figli minori sono costretti a trascorrere lunghi periodi di ricovero e cura ospedaliera in Regioni diverse da quelle di residenza e alla promozione di iniziative, anche di carattere normativo, volte ad assicurare un adeguato percorso di sostegno assistenziale per gli orfani di omicidio perpetrato da un genitore nei confronti dell’altro.

“Proprio nell’ottica di una stretta collaborazione atta a favorire la realizzazione di interventi sinergici finalizzati alla tutela dei minori - osserva il Cons.  Siniscalchi, Capo del Dipartimento per le politiche per la famiglia - il nuovo decreto ministeriale costitutivo dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia ha previsto, tra l’altro, la partecipazione del Garante per l’Infanzia e l’adolescenza”.

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