Minorenni in ambiente digitale e migranti, le dichiarazioni ENOC
Due dichiarazioni (position statements) sono state adottate dai membri della rete europea dei garanti per l’infanzia e l’adolescenza (ENOC) al termine della 23esima Conferenza annuale “Offline/Online: A Child’s World. Children’s Rights in the Digital Environment” e della 23esima Assemblea generale dell’ENOC. La prima a proposito dei minorenni e ambiente digitale e una seconda a proposito di minorenni migranti. Conferenza e Assemblea si sono tenute a Belfast dal 25 al 27 settembre.
Nel 2019, l’ENOC si è focalizzato principalmente sui diritti dei minorenni nell’ambiente digitale e, nello specifico, su sfide, difficoltà e vantaggi. Del gruppo di lavoro ENOC “Diritti dei minorenni nell’ambiente digitale” ha fatto parte anche l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza. La dichiarazione adottata in proposito (pdf in questo link) richiama l’attenzione sui diritti delle persone di minore età in un ambiente digitale in rapido cambiamento. Inoltre evidenzia la necessità che governi e privati adottino le misure necessarie per promuovere tali diritti e assicurare la partecipazione di bambini e ragazzi.
Oltre al tema prioritario del 2019, un gruppo di lavoro ha discusso e predisposto una dichiarazione in materia di detenzione dei minorenni per motivi di immigrazione. Il relativo documento di posizione è stato approvato nel corso dell’Assemblea generale di Belfast ed è scaricabile, in lingua inglese, in pdf da questo link.
Le raccomandazioni dell’ENOC sull’ambiente digitale
L’ENOC esorta il Consiglio d’Europa, la Commissione europea, gli Stati e i soggetti convolti a:
- realizzare i diritti dei minorenni in ambiente digitale, implementando pienamente la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e le Linee guida del Consiglio d’Europa CM/Rec (2018) 7, attraverso lo sviluppo e l’attuazione di strategie e misure basate sui diritti, concepite per evolversi con gli sviluppi tecnologici. Questo deve essere effettuato in conformità all’art. 4 della Convenzione di New York che stabilisce che siano adottate tutte le appropriate misure legislative, amministrative e di altro tipo;
- richiedere ai governi, alle imprese e alle industrie di rispettare e sostenere pienamente i diritti dei minorenni nell’ambiente digitale;
- assicurare che sia realizzato il diritto di bambini e ragazzi di avere voce in capitolo nelle azioni e nelle decisioni che li riguardano nell’ambiente digitale;
- garantire che tutte le persone di minore età abbiano accesso all’ambiente digitale senza discriminazione;
- tutelare la piena fruizione – da parte dei minorenni - di Internet, della tecnologia e dei social media, esenti da informazioni false, contenuti pregiudizievoli o tecnologie nocive;
- adottare tutte le misure necessarie per proteggere bambini e ragazzi da bullismo, violenza, sfruttamento ed abuso in ogni forma nell’ambiente digitale;
- riconoscere che il diritto dei minorenni all’istruzione è esteso all’ambiente digitale e sostenere lo sviluppo delle competenze digitali di bambini e ragazzi;
- sostenere i genitori e chi si prende cura dei minorenni nel loro ruolo di tutori dei diritti online, al fine di garantire che bambini e ragazzi possano beneficiare delle opportunità offerte dall’ambiente digitale, riducendo nel contempo i potenziali rischi;
- assicurare che i bambini, i ragazzi, i loro genitori o chi si prende cura di loro abbiano accesso a procedure child-friendly di reclamo e segnalazione.
L’ENOC lavorerà con il Consiglio d’Europa, la Commissione europea ed altri soggetti coinvolti per promuovere e monitorare l’implementazione delle presenti raccomandazioni.
Ambiente digitale, le raccomandazioni dei ragazzi di ENYA
Sul tema dell’ambiente digitale hanno lavorato anche i ragazzi di ENYA, un cui rappresentante per l’Autorità garante era presente a Belfast. “Gli adulti spesso vedono e menzionano cose negative riguardo a internet. Ma internet è prevalentemente positivo. Bambini e ragazzi dovrebbero essere supportati ad interagire con i media digitali in modo positivo”. È quanto hanno affermato i ragazzi al Forum ENYA di Bruxelles, dal quale è emerso che bambini e ragazzi hanno una visione equilibrata e ampia delle opportunità e delle sfide nell’ambiente digitale. Tuttavia, senza informazioni ed educazione, i minorenni non solo hanno maggiori probabilità di incorrere in esperienze negative, ma non possono far valere pienamente i loro diritti ed essere in condizione di rispettare quelli degli altri. Le scuole devono essere coinvolte in modo proattivo nell’ambiente digitale e devono sostenere bambini e ragazzi nell’utilizzo dei media digitali in maniera costruttiva.
Il progetto ENYA ha originato alcune raccomandazioni strategiche, che sono state incorporate nel documento di position statement dell’ENOC di Belfast.
Alcune raccomandazioni pratiche individuate dai ragazzi ENYA evidenziano come:
- i ragazzi che hanno problemi online dovrebbero poter essere supportati a livello locale da una persona formata;
- i ragazzi dovrebbero avere accesso ad applicazioni su: diritti dei minorenni; privacy; controllo dei fatti al fine di fermare le fake news;
- i ragazzi dovrebbero fornire il proprio consenso prima che siano pubblicati online da altre persone contenuti privati che li riguardano e prima che le loro informazioni private siano utilizzate a scopi commerciali;
- bambini e ragazzi dovrebbero essere destinatari di educazione alle relazioni e alla sessualità, che tenga in considerazione questioni relative all’ambiente digitale.
Minorenni migranti, le raccomandazioni dell’ENOC
Il gruppo di lavoro sui minorenni stranieri si è invece così espresso: “Noi, membri ENOC, sollecitiamo i governi degli Stati europei ad introdurre nella loro legislazione il divieto totale di detenzione di minorenni per motivi di immigrazione, a eliminare completamente nella pratica l'imposizione di misure di privazione della libertà ai minorenni migranti, a rafforzare i pertinenti meccanismi di monitoraggio, nonché a promuovere e sostenere ampiamente misure alternative alla detenzione adeguate e child-friendly”.