Msna, raccomandazioni del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa
Il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa (CoE) ha adottato una raccomandazione (qui la traduzione non ufficiale a cura dell'Agia) rivolta agli Stati membri per assicurare un sistema di tutela efficace per i minori migranti non accompagnati. Sono stati definiti, l'11 dicembre scorso, principi e linee guida di applicazione rivolti a istituzioni e operatori impegnati nella protezione, accoglienza, assistenza e benessere di bambini e ragazzi soli.
I principi puntano a garantire ai minori l’accesso alla giustizia e rimedi efficaci, nonché a migliorare la cooperazione e il coordinamento tra i soggetti interessati, anche a livello internazionale. Sollecitate iniziative per soluzioni sostenibili e basate sul rispetto dei diritti umani.
Le leggi degli Stati membri del CoE dovrebbero infatti prevedere che i tutori vengano nominati quanto prima, siano selezionati in modo adeguato, oltre che qualificati e sostenuti durante tutto il loro mandato da un’autorità competente. Attraverso la periodica raccolta di dati e misure istituzionali adeguate, gli Stati dovrebbero poi garantire che le misure di tutela rispondano a esigenze mutevoli, comprese le situazioni di emergenza. I governi dovrebbero inoltre garantire che i minori ricevano le informazioni e i consigli necessari e che abbiano accesso a un meccanismo di denuncia indipendente, nonché a vie di ricorso per poter esercitare i loro diritti o agire in caso di violazione degli stessi.
“L’Italia risulta già abbastanza allineata con le indicazioni del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa” commenta l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Filomena Albano. “Inoltre con il progetto di monitoraggio sul sistema della tutela volontaria finanziato con il fondo FAMI, l’Autorità si pone in condizione di poter rilevare dati di qualità e fornire supporto. Quel che manca invece all’Italia è una banca dati permanente sul sistema”.
L’attuazione di questa raccomandazione è affidata al Comitato direttivo per i diritti dell’infanzia del Consiglio d’Europa.