Minorenni migranti al confine greco-turco: l’Enoc sollecita interventi immediati
L’Enoc, la Rete europea dei garanti per l’infanzia e l’adolescenza, ha scritto una lettera aperta agli Stati membri dell’Unione europea sulla necessità di interventi immediati per metter fine alla situazione di emergenza che stanno vivendo i minori migranti bloccati al confine tra Grecia e Turchia e sulle isole greche. Una lettera pienamente condivisa e supportata anche dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza.
Nel documento (qui nella traduzione non ufficiale dell’Agia) i garanti europei sollecitano l’immediata evacuazione dei migranti di minore età – accompagnati o non accompagnati – dai campi profughi per “garantirne la sicurezza e i diritti fondamentali” e per prevenire la diffusione del coronavirus, chiedendo agli stati e alle istituzioni europee di “sostenere la Grecia nel trasferire al più presto i minorenni in strutture appropriate sulla terraferma e nel fornire loro urgentemente cure e protezione adeguate”.
Nella lettera si sottolineano le “condizioni insalubri e deplorevoli” nelle quali si trovano i minorenni, condizioni che, in mancanza di adeguati servizi igienico-sanitari e di cure mediche, rendono “estremamente difficile seguire le linee guida e i consigli delle autorità sanitarie per proteggere da Covid-19 e prevenire una diffusione incontrollata della malattia”.
Ribadendo che la protezione dei minorenni coinvolti in emergenza umanitaria deve essere considerata prioritaria durante l’attuale pandemia, l’Enoc invita “gli stati membri dell’Unione europea a ricollocare massicciamente il più presto possibile minorenni rifugiati e migranti dai campi al confine tra Grecia e Turchia e sulle isole greche”.
La situazione delle migliaia di bambini migranti – accompagnati dai genitori e non – che si trovano sul confine tra Grecia e Turchia è fonte di preoccupazione anche per l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza. Per questa ragione la Garante Filomena Albano nella prima metà di marzo ha avviato in proposito i primi contatti con l’Enoc.