Istituzione

Nel 1991 l’Italia ha assunto un impegno fondamentale nella storia dei diritti di bambini e adolescenti ratificando la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Primo testo internazionale vincolante in materia, la Convenzione costituisce un grande traguardo per la tutela e la promozione dei diritti delle persone di minore età che, fino ad un secolo prima, non trovavano alcuna protezione giuridica. Strumento entrato in vigore in tempi record e ratificato dal maggior numero di Stati al mondo (attualmente 196 Stati), rappresenta il primo testo che proclama insieme i diritti civili e politici con quelli economici, sociali e culturali e che riconosce esplicitamente i bambini e gli adolescenti come titolari attivi dei propri diritti. I suoi principi-guida sono l’interesse superiore e la non discriminazione di bambini e adolescenti, che pongono le basi per poter garantire tutti gli altri diritti di cui sono titolari le persone di minore età.

Per assicurare a livello nazionale la piena attuazione e la tutela dei diritti dei bambini e degli adolescenti secondo le disposizioni della Convenzione, la legge n. 112 del 12 luglio 2011 ha istituito l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza. Come sancito dalla legge (art. 3 comma 1, lett. a) l’Autorità “promuove l’attuazione della Convenzione di New York e degli altri strumenti internazionali in materia di promozione e di tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, la piena applicazione della normativa europea e nazionale vigente in materia di promozione della tutela dell’infanzia e dell’adolescenza, nonché del diritto della persona di minore età ad essere accolta ed educata prioritariamente nella propria famiglia e, se necessario, in un altro ambito familiare di appoggio o sostitutivo”. Istituzione dotata di poteri autonomi di organizzazione e indipendenza amministrativa e senza vincoli di subordinazione gerarchica, l’Autorità garante è un organo monocratico. Dal 14 gennaio 2021 la guida Carla Garlatti, magistrato.

Per raggiungere le finalità generali di promozione e tutela dei diritti e degli interessi delle persone di minore età, l’Autorità garante svolge compiti eterogenei. Parlamento e Governo sono alcuni dei suoi interlocutori e numerose collaborazioni, sia a livello nazionale (Ministeri, Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, garanti delle Regioni e delle Province autonome, organizzazioni no profit, Università ed altri), che internazionale (Rete europea dei garanti per l’infanzia - ENOC, Comitato europeo ad hoc per i diritti dei minori - CAHENF ed altri), le permettono non solo di intervenire in materia, ma anche di svolgere un ruolo rilevante di indirizzo e sensibilizzazione nei confronti delle istituzioni politiche.

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22/10/2021

L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Carla Garlatti ha chiesto di essere ascoltata in audizione dalla Commissione Giustizia della Camera

04/10/2021

Chi dovesse ricevere comunicazioni sotto forma di falsa “Citazione in Tribunale” non ne tenga conto e avvisi la Polizia postale.

16/09/2021

“L’istituzione di un unico organo giudicante e requirente è apprezzabile, ma attenzione a non disperdere specializzazione e competenze proprie dei tribunali per i minorenni”.

La riforma della giustizia civile è approdata in aula a Palazzo Madama. Il disegno di legge istituisce, tra l’altro, il tribunale per le persone, per i minorenni e per le famiglie. A tale proposito l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, Carla Garlatti, ha formulato una serie di osservazioni in una lettera indirizzata al presidente del Senato e alle relatrici. “È apprezzabile l’istituzione di un unico organo giudicante e di un unico organo requirente specializzato che superi l’attuale suddivisione di competenze, in parte sovrapponibili, tra i tribunali ordinari e quelli per i minorenni”, osserva Garlatti. 

Non è tuttavia condivisibile l’assegnazione delle delicatissime cause minorili a un giudice monocratico: essa priva l’organo giudicante delle garanzie della collegialità e della multidisciplinarietà, necessarie per intervenire in questioni che incidono in modo profondo sulla vita dei minorenni”, sintetizza. “Pensiamo ad esempio alle decisioni sulla responsabilità genitoriale o ai provvedimenti di allontanamento dei minori dalla loro famiglia”. Procedimenti che oggi sono trattati nei tribunali per i minorenni da quattro magistrati – due togati e due onorari – e che un domani verrebbero affidati a un solo giudice, con il rischio di disperdere competenze e specializzazioni accumulate negli anni. 

Allo stesso tempo la riforma introduce “l’ufficio per il processo” composto da giudici onorari ai quali può essere delegato l’ascolto del minore, con la conseguenza che un’attività istruttoria obbligatoria ed estremamente delicata - quale è quella dell’ascolto del minore - verrebbe effettuata da un soggetto che poi non andrà a comporre l’organo giudicante

13/03/2020

In applicazione del Dpcm 11 marzo 2020, di quelli del 22 marzo e del 1° aprile le attività lavorative di tutto il personale dell’Autorità garante per l’infanzia e dell’adolescenza si svolgeranno a partire dal 12 marzo, e fino al 13 aprile 2020, in forma agile.

Di conseguenza l’attività istituzionale proseguirà regolarmente in smart working e per entrare in contatto con i nostri uffici sarà sufficiente inviare un’email all’indirizzo segreteria@garanteinfanzia.org.

La sede di via di Villa Ruffo, 6 a Roma è chiusa da lunedì 16 marzo.

(ultimo aggiornamento 1 aprile 2020)

05/08/2021

L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Carla Garlatti ha incontrato ieri pomeriggio la ministra della giustizia Marta Cartabia. Nel corso del colloquio sono stati affrontati i temi e le questioni in materia di giustizia e minorenni che sono al centro dell’azione dell’Autorità per la tutela dei diritti delle persone di minore età.  

Tra di essi il rinnovo del protocollo che ha portato all’adozione della Carta dei diritti dei figli di genitori detenuti e in particolare la ripresa del monitoraggio sullo stato di attuazione degli impegni assunti in tale ambito. “Ho avuto modo anche di apprezzare l’impulso dato dal ministero all’adozione del decreto per lo sblocco dei fondi, pari a un milione e mezzo per anno dal 2021 al 2023, per la finanziare l’accoglienza di genitori detenuti con bambini in case famiglia protette e in case alloggio” dice Garlatti. Si è parlato anche della ripresa delle attività di formazione che l’Autorità garante realizza, in collaborazione con il Ministero della giustizia, per i dirigenti e i funzionari dell’amministrazione penitenziaria. 

A proposito delle riforme in materia di giustizia l’Autorità garante ha apprezzato l’interesse e le iniziative della ministra Cartabia a proposito di giustizia riparativa, con particolare riguardo alla mediazione penale. Tema quest’ultimo, già oggetto di un documento di studio e proposta dell’Agia del 2018, sul quale l’Autorità garante sta per avviare un’ulteriore ricerca, in collaborazione con l’Istituto degli Innocenti, per monitorare quanto questo strumento sia già utilizzato e che effetti produca. Garlatti e Cartabia poi si sono a lungo confrontate sulla riforma della giustizia civile per la parte che investe il diritto di famiglia e quello dei minori di età. Infine, tra gli argomenti, anche il tavolo tecnico - al quale Agia partecipa assieme a Garante Privacy e Agcom - istituito presso il Ministero della giustizia per la tutela dei diritti dei minori nel contesto dei social network.

11/08/2021

È stato pubblicato nella sezione Amministrazione trasparente/Sovvenzioni, contributi, sussidi, vantaggi economici  un avviso pubblico per la selezione di un soggetto di diritto privato non profit cui affidare la realizzazione di un progetto sperimentale per l’istituzione della Consulta nazionale delle ragazze e dei ragazzi dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza.

I soggetti interessati dovranno far pervenire apposita domanda di partecipazione, redatta e sottoscritta secondo lo schema di cui all’allegato n. 1 all’avviso e corredata della documentazione richiesta, entro e non oltre le ore 13 del giorno 15 settembre 2021.

12/08/2021

È stato pubblicato nella sezione Amministrazione trasparente/ Sovvenzioni, contributi, sussidi, vantaggi economici un avviso con cui l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza rende noto che risultano disponibili per la cessione gratuita una serie di beni considerati non più disponibili.

I soggetti interessati - Croce Rossa Italiana, istituzioni scolastiche ed enti no-profit pubblici o privati – hanno tempo fino al prossimo 10 settembre per inviare la propria manifestazione di interesse.

30/03/2021

Prima seduta, oggi, per la Consulta nazionale delle associazioni e delle organizzazioni preposte alla promozione e alla tutela dei diritti dell

12/07/2021

L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza compie 10 anni. La legge istitutiva porta la data del 12 luglio 2011. L’iter era iniziato l’11 dicembre 2008, dopo che il Comitato Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza aveva raccomandato all’Italia di dotarsi di una figura di garanzia. Il primo garante, dal 29 novembre 2011, è stato Vincenzo Spadafora al quale è succeduta, il 28 aprile 2016, Filomena Albano. L’Autorità è oggi guidata da Carla Garlatti, che è entrata in carica dal 14 gennaio scorso.

Un passo in avanti da compiere

“Dieci anni rappresentano una tappa importante per una delle autorità più giovani del panorama istituzionale italiano” osserva Garlatti. “Il compito di raccogliere le esigenze dei minorenni in Italia e portarlo all’attenzione delle istituzioni, oltre a quello di promuoverne i diritti, è stato svolto cercando di definire ruolo e poteri di un soggetto indipendente, che si è sentito in dovere di incidere nel cambiamento della società così da farla divenire più rispettosa dei diritti di bambini e ragazzi. Ora occorre fare un passo in avanti: da un lato con il rafforzamento dei poteri dell’Autorità, come si propongono alcune iniziative di legge, dall’altro sviluppando la partecipazione dei minori alle decisioni che li riguardano”.

In tal senso l’Autorità non solo intende estendere a livello nazionale le attività della Consulta delle ragazze e dei ragazzi, ma la Consulta nazionale delle associazioni e delle organizzazioni presieduta dall’Agia definirà delle linee guida per la partecipazione. “Tra i progetti per il futuro mi piace ricordare quelli sulla salute mentale, la dispersione scolastica e l’impegno a tutela dei minorenni nell’ambiente digitale”.

Dieci anni di attività

Sono numerose le attività e le iniziative svolte in questi dieci anni, puntualmente riassunte nelle Relazioni annuali al Parlamento. A proposito di esse vale la pena di ricordare alcuni risultati, come l’adozione della Carta dei diritti dei figli nella separazione dei genitori, la Carta dei diritti dei figli di genitori detenuti o le linee guida per gli studenti che vivono fuori dalla famiglia d’origine. E ancora: la prima indagine nazionale sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia, presa a modello dal Comitato Onu, e quella sui minorenni in comunità oppure l’analisi delle risorse nazionali dedicate all’infanzia e all’adolescenza nel bilancio dello Stato.

L’Autorità garante ha formulato indicazioni per la riforma degli affidi, sollecitato e ottenuto l’istituzione di un fondo per sostenere i care leavers, spinto per lo sblocco dei fondi dei figli di vittime di crimini domestici. Forte l’impegno a sostegno dei tutori volontari di minori stranieri non accompagnati, sia sul fronte delle modifiche alla legge che regolamenta la materia e le norme attuative (come quelle per i rimborsi) sia su quello del monitoraggio e supporto del sistema della tutela volontaria con i fondi europei del Fami.

I dieci anni trascorsi portano con sé l’esigenza di attualizzare i diritti dell’infanzia. In tale direzione è risultato prezioso un progetto dell’Autorità garante volto a diffondere la conoscenza della Convenzione di New York tra gli alunni della scuola primaria che ha portata anche a individuare nuove esigenze dei bambini che meritano un riconoscimento da parte degli adulti.

24/06/2021

L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza (Agia), Carla Garlatti, è stata sentita questa mattina dalla Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani attiva presso il Senato della Repubblica. L’audizione si è svolta nell’ambito dell’indagine conoscitiva sui livelli e i meccanismi di tutela dei diritti umani, vigenti in Italia e nella realtà internazionale.

È stata l’occasione per sottolineare l’impatto che gli effetti della pandemia hanno prodotto in particolare su due diritti dell’infanzia e dell’adolescenza: quello alla salute e quello all’istruzione ed educazione. Per rispondere alle emergenze in materia di salute mentale è stato avviato dall’Autorità garante uno studio a carattere nazionale in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità (ISS) e il Ministero dell’istruzione che coinvolgerà 7.500 minorenni. Sul rischio di dispersione scolastica sono in corso audizioni da parte dell’Agia con i massimi esperti in materia di istruzione e minori. Entrambi gli studi puntano a individuare buone prassi e strumenti per arginare i fenomeni.

“Le restrizioni imposte dalla pandemia hanno reso evidente quanto il diritto alla connessione sia centrale, per istruzione, socialità, gioco e pari opportunità di crescita. Insomma l’accesso a internet sta diventando un diritto umano da riconoscere come fondamentale” osserva Garlatti. “Diventa quindi ancor più importante che bambini e ragazzi sappiano fare buon uso delle potenzialità della rete e che, allo stesso tempo, siano protetti da ogni tipo di rischio. Per questa ragione è importante l’avvio delle attività del neocostituito gruppo di lavoro con Ministero della giustizia, Agcom e Garante privacy su social e minorenni. Per rafforzare gli interventi sull’educazione digitale, inoltre, nelle scorse settimane ho sollecitato al ministro dell’istruzione la convocazione della Consulta dei diritti e dei doveri del bambino e dell’adolescente digitale”.

Tra gli altri temi toccati nel corso dell’audizione: i diritti dei bambini che vivono in carcere con un genitore detenuto, i rimborsi a favore dei tutori volontari di minori stranieri non accompagnati, il diritto allo sport e la formazione sui diritti dell’infanzia destinata ai tecnici sportivi.