La rete europea Enoc ha approvato uno statement sui diritti dei minorenni in protezione
L’Autorità garante Carla Garlatti alla Conferenza annuale e all’Assemblea generale dei garanti europei di Helsinki. Posizione anche sui minori ucraini
L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Carla Garlatti ha partecipato alla ventottesima Conferenza annuale e Assemblea generale della Rete europea dei garanti per l’infanzia (Enoc), tenutasi a Helsinki dal 18 al 20 settembre.
La conferenza ha rappresentato un momento di confronto e dibattito sul tema che la Rete ha scelto di approfondire nel corso del 2024: Proteggere e promuovere i diritti dei minorenni in protezione.
Sono stati presentati, tra l’altro, i risultati e le conclusioni di un’indagine dell’Enoc sui diritti dei minorenni in protezione, che individua, tra le carenze critiche del sistema di assistenza, la mancanza di sostegno psicologico e l'assenza di valutazioni sistematiche dell'interesse superiore del minore. La conferenza è stata anche la sede per l’illustrazione delle raccomandazioni adottate in occasione del Forum Enya di luglio.
Nel corso dell’Assemblea generale, poi, sono stati approvati due position statement.
Il primo di essi riguarda il tema annuale del 2024 Protecting and promoting the rights of children in alternative care. Nel documento i garanti europei rivolgono le seguenti raccomandazioni a Stati, autorità nazionali e regionali, organizzazioni europee e internazionali:
- garantire il diritto dei minorenni in protezione a esprimere liberamente le loro opinioni - e che queste siano prese in dovuta considerazione - e a partecipare al processo decisionale che interessa la loro vita, come richiesto dalle norme internazionali sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza;
- sostenere gli sforzi finalizzati a permettere ai minorenni di rimanere nella famiglia di origine o di rientrarvi, quando ciò è nell'interesse superiore del minore;
- garantire soluzioni di protezione sostitutiva disponibili, tempestive e di qualità;
- fare in modo che il minorenne mantenga un rapporto significativo con la famiglia di origine, le proprie radici etniche, culturali, religiose e linguistiche;
- preparare i minorenni in protezione a una vita indipendente e all'integrazione nella comunità;
- rafforzare l’attività di monitoraggio sull’assistenza ai minorenni in protezione.
Il secondo statement riguarda invece la protezione dei diritti dei minorenni colpiti dall’aggressione armata della Federazione Russa contro l’Ucraina.
“I tre giorni di discussione a Helsinki sono stati anche l’occasione per illustrare agli altri garanti della Rete alcuni dei progetti portati avanti da questa Autorità – commenta Carla Garlatti – tutti volti a promuovere il diritto dei minorenni a essere ascoltati. Questo diritto ha rappresentato il filo conduttore di tutto il mio mandato: lo ritengo fondamentale per garantire a bambini e ragazzi una partecipazione autentica alla vita della comunità alla quale appartengono, in tutte le sue forme”.
L'Autorità garante ha parlato, in particolare, della Consulta delle ragazze e dei ragazzi e del Consiglio nazionale delle ragazze e dei ragazzi, intesi come “spazi dove si realizza in concreto la partecipazione”, delle visite nei centri di prima e seconda accoglienza per minori stranieri non accompagnati – finalizzate a promuovere l’ascolto “direttamente nei luoghi dove vivono i ragazzi” – e del progetto che riguarda gli Istituti penali per minorenni (Ipm), nel quale l’ascolto si realizza attraverso l’uso della macchina fotografica.