27/03/2023 Editoriale

I diritti dell’infanzia non possono essere di parte

Carla Garlatti

I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza non hanno colore. Hanno valore universale e rappresentano un patrimonio di tutti: non possono essere trascinati al centro dello scontro politico e della polemica tra partiti contrapposti. 

Ultimamente troppo spesso è accaduto che nel dibattito pubblico principi e valori generali siano diventati ostaggio dell’una o dell’altra parte politica e che siano stati usati per giustificare la superiorità di una posizione piuttosto che di un’altra.  

In un contesto del genere diventa difficile, se non impossibile, parlare di diritti senza correre il rischio di essere additati quali sostenitori dell’uno o dell’altro schieramento. E l’effetto perverso che ne deriva è quello di svalutare la portata di un diritto e di paralizzarne la piena affermazione.  

Questo è tanto più grave quando si tratta di diritti di bambini e ragazzi: non ha senso richiamare la delicatezza e la sacralità delle questioni in gioco, quando poi – di fatto – le si strumentalizza a fini partitici o di propaganda.  

È giunto il momento di cambiare passo, occorre pensare alla sostanza dei problemi abbandonando tale tipo di approccio e considerare i diritti un argomento trasversale, al di là e al di sopra degli schieramenti.  Al centro devono esserci soltanto i minorenni e i loro diritti. 

Carla Garlatti

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