Abuso di alcol tra i minori. L’Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza: “Occorre informare ed educare”
Garlatti alla Conferenza nazionale: “Non è solo problema di salute ma anche sociale e che influisce su comportamento e apprendimento”
“L’abuso di sostanze alcoliche da parte dei minorenni non è solo un problema di sanità, ma anche un problema sociale”. Ad affermarlo è stata l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Carla Garlatti intervenendo alla seconda Conferenza nazionale Alcol organizzata dal Ministero della salute e aperta ieri a Roma. “Non è sufficiente dire ai ragazzi che l’alcol fa male: bisogna spiegare loro i rischi e responsabilizzarli. Spesso non sono consapevoli delle conseguenze sul piano della salute, del comportamento e dell’apprendimento, fino a quelle più gravi che sfociano nell’aggressività”.
I dati Istat, riferiti al 2019, rivelano che l’abuso è in crescita e riguarda sempre di più le ragazze. “Un fenomeno preoccupante – prosegue Garlatti – perché si svolge soprattutto in discoteche e locali pubblici. E questo anche se la legge 189 del 2012 vieta la vendita di sostanze alcoliche ai minorenni. Delle 38 mila persone, che nel 2018 si sono presentate al pronto soccorso per intossicazione da alcol, il 17% aveva meno di 14 anni. Un dato che deve far riflettere: l’alcol spesso rappresenta la sostanza ponte per condurre all’uso di sostanze stupefacenti. Per questo è importante informare ed educare”.