Abuso sostanze stupefacenti, firmato da Garlatti a Genova un protocollo per la prevenzione
Carla Garlatti: “Per raggiungere i giovani occorre puntare su iniziative di sensibilizzazione realizzate dai loro stessi coetanei”
L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, Carla Garlatti, ha firmato ieri a Genova a Palazzo Doria Tursi un protocollo d’intesa con il Ministro per le Politiche giovanili - Dipartimento per le Politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Regione Liguria, il Comune e la Prefettura di Genova, il Tribunale per i minorenni di Genova e la relativa Procura della Repubblica. Oggetto dell’accordo: la diffusione di buone pratiche e il rafforzamento dell’interscambio informativo in materia di prevenzione precoce dell’uso di sostanze stupefacenti.
Gli impegni delle parti
Con la sottoscrizione del protocollo le parti si sono impegnate a realizzare azioni congiunte per rafforzare i risultati perseguiti in materia di prevenzione e contrasto all’uso precoce di sostanze stupefacenti e ad avviare ulteriori attività, anche a carattere pilota. In particolare, con l’intesa si è inteso rafforzare lo scambio di informazioni e la diffusione di buone pratiche e dei risultati di un precedente protocollo denominato ‘Nessuno è spacciato’, relativo a un progetto di intervento giudiziario precoce in materia reati correlati agli stupefacenti, destinato a minorenni autori di reato. La volontà è inoltre di realizzare nuove iniziative formative e di comunicazione per promuovere la cultura della prevenzione e dei comportamenti sani e consapevoli, soprattutto tra i giovani.
Garlatti: “Utilizzare il linguaggio dei ragazzi”
“Ritengo importante la sottoscrizione di questo protocollo – commenta Carla Garlatti – per promuovere un coinvolgimento diretto e un ruolo attivo dei ragazzi nelle attività di sensibilizzazione e comunicazione finalizzate a prevenire l’abuso delle sostanze stupefacenti. Credo infatti che il miglior modo per veicolare un messaggio diretto alle giovani generazioni sia quello di utilizzare un linguaggio a loro familiare e la relazione tra pari. Mi piace ricordare, in tal senso, che lo scorso anno la Consulta delle ragazze e dei ragazzi dell’Autorità garante ha contribuito in modo determinante alla realizzazione della campagna social Dico no perché io dipendo solo da me, destinata ai coetanei”.
Tra i compiti che il protocollo attribuisce all’Autorità garante, infatti, vi è proprio quello di coinvolgere gli adolescenti nella costruzione di siti e di campagne di informazione, anche digitali attraverso l’utilizzo dei nuovi media, al fine di fare informazione e controcultura per rendere i giovani informati sulle conseguenze dell’uso di sostanze stupefacenti. Sempre su questa linea la Strategia europea in materia di droga per il periodo 2021-2025 chiede di promuovere la partecipazione delle persone di minore età alle attività promosse dalle parti attraverso la realizzazione di percorsi, iniziative, studi, consultazioni, attività di educazione e informazione.
Foto di Palazzo Doria Tursi di William Domenichini, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons.