Diritti dell’infanzia: è stata adottata dal Consiglio d’Europa la nuova Strategia
Garlatti: “Importante l’azione sui minori in situazioni di emergenza. È segnale dell’attenzione verso gli effetti della pandemia”
Il Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa ha adottato lo scorso 23 febbraio la nuova Strategia sui diritti dell’infanzia (2022-2027) I diritti dei minori in azione: dall’attuazione continua all’innovazione congiunta.
Sei gli obiettivi strategici indicati nel documento, che guiderà il lavoro del Consiglio d’Europa in materia di infanzia e adolescenza nei prossimi anni:
- una vita senza violenza per tutti i minori;
- pari opportunità e inclusione sociale per tutti i minori;
- l’accesso di tutti i minori alle tecnologie e al loro utilizzo sicuro;
- una giustizia adatta alle necessità di tutti i minori;
- dare voce a ogni minore;
- i diritti dei minori nelle situazioni di crisi o emergenza.
La nuova Strategia – la quarta sui diritti delle persone di minore età – è il frutto di un processo partecipato che ha coinvolto governi, organizzazioni internazionali, società civile e oltre 200 minorenni di 10 Paesi. Alla redazione della bozza della nuova Strategia ha lavorato lo Steering committee for the rights of the child – Comité Directeur pour les Droits de l’Enfant (Cdenf) del Consiglio d’Europa, alle cui attività partecipa anche l’Autorità garante come membro della delegazione italiana guidata dal Dipartimento per le politiche della famiglia.
“L’approvazione della nuova Strategia sui diritti dell’infanzia rappresenta un ulteriore segnale di impegno e attenzione da parte del Consiglio d’Europa verso la tutela delle persone di minore età e risulta particolarmente significativa perché cade in un momento difficile a causa degli effetti che l’emergenza sanitaria ha prodotto nelle vite di bambini e ragazzi”, commenta l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Carla Garlatti. “Non a caso una delle azioni strategiche è proprio centrata sulla promozione dei diritti dei minorenni nelle situazioni di crisi o emergenza, a dimostrazione di quanto gli ultimi due anni abbiano cambiato la prospettiva di tutti – in particolare delle persone di minore età – e di quale lezione si possa trarre dall’esperienza vissuta”.