Il futuro che vorrebbero i ragazzi: al via la consultazione pubblica dell’Autorità garante
L’iniziativa di ascolto e partecipazione è rivolta ai giovani tra i 12 e i 18 anni. Garlatti: “Porterò le risposte a chi farà le scelte sul domani”
“Che futuro vorresti?”. È la domanda che l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza rivolge, a partire da oggi, ai ragazzi tra i 12 e i 18 anni attraverso una consultazione pubblica intitolata “Il futuro che vorrei”. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con il sito Skuola.net.
“Sono convinta che i minorenni debbano contribuire in modo concreto alla costruzione del loro futuro, anche esprimendo direttamente quali sono le loro idee e in che modo vorrebbero fossero attuate”, afferma l’Autorità garante Carla Garlatti. “Per questo motivo ho voluto fortemente questa consultazione con l’obiettivo di offrire ai ragazzi uno strumento concreto di partecipazione e per raccogliere suggerimenti e idee che possano essere poi trasformati in raccomandazioni da indirizzare alle istituzioni per cercare di orientare quanto più possibile le scelte dei decisori politici”.
Il questionario è stato messo a punto in collaborazione con la Consulta delle ragazze e dei ragazzi dell’Autorità garante, un organismo consultivo costituito da minorenni tra i 14 e i 17 anni, con il supporto di un esperto. Si tratta di un insieme di domande ripartite in sei grandi capitoli: “Cosa penso del futuro”, “Come vedo il futuro del mondo”, “Come vedo il mio futuro”, “Costa sto facendo per il mio futuro”, “Cosa fa o dovrebbe fare lo stato per un futuro migliore” e “Cosa devono o dovrebbero fare l’Europa e gli organismi internazionali per il futuro”.
“Il futuro che vorrei” replica l’esperienza positiva della precedente consultazione “La scuola che vorrei” dell’Autorità garante, che ha coinvolto nel 2021 10 mila studenti e che è stata portata da Carla Garlatti nei giorni scorsi all’attenzione del ministro Giuseppe Valditara.