19/11/2024 Notizie
Inclusione

Giornata infanzia, l'Autorità garante Garlatti: “Nelle scelte di bilancio privilegiare i minorenni”

L’Autorità garante: di fronte alle disparità che attraversano l’Italia occorrono politiche su misura per i minorenni 

L'Italia è attraversata da numerose disparità che riguardano anche bambini e ragazzi. In occasione della Giornata mondiale dell’infanzia, che si celebra domani, l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza ha lanciato un appello affinché vengano presi provvedimenti per assicurare le stesse opportunità a tutti i minorenni. “Non si tratta di introdurre un autonomo diritto di uguaglianza – ha detto Garlatti – quanto piuttosto di assicurare a bambini e ragazzi uguali diritti e le stesse possibilità di esercitarli”. 

Stamattina a Roma, in occasione dell’evento “Senza distinzioni”, Garlatti ha ricordato alcune delle disparità che in modo più evidente minano l’esercizio dei diritti dei minorenni in Italia. Come, ad esempio, la migrazione dei bambini affetti da cancro, che dal Sud e dalle Isole si spostano verso altre regioni per curarsi (59,6%). E inoltre: le forti differenze tra regioni rispetto al numero dei posti letto in terapia intensiva pediatrica.  

Ci sono pure le disparità territoriali nel rapporto tra assistenti sociali e abitanti: se il Lep fissato dalla legge è di uno ogni 5 mila, negli ambiti territoriali del Meridione il rapporto è in media di uno ogni 10 mila. Ancora: al Sud e nelle Isole la media dei posti negli asili nido per bambini tra zero e tre anni di età è meno della metà rispetto a quella dei posti negli asili nido del Centro e del Nord Est e circa la metà rispetto al Nord Ovest

Cosa fare dunque? “L’Italia vive storicamente una situazione complicata sotto il piano delle finanze pubbliche, ci si trova quindi a dover fare delle scelte difficili in termini di politiche di bilancio. Tuttavia, è necessario che proprio in questa fase il perseguimento del superiore interesse del minore costituisca il criterio prevalente, perché è vero che le disparità riguardano anche gli adulti ma è vero anche che quelle che interessano bambini e ragazzi minano fortemente il loro diritto a un livello di vita sufficiente per consentire il loro sviluppo, fisico, mentale, spirituale, morale e sociale. Un diritto, questo, sancito dalla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”.

Proprio per questo, secondo Garlatti: “A differenti situazioni occorre dare differenti risposte. Questo vale a maggior ragione per i livelli essenziali delle prestazioni. Non è sufficiente definirli, vanno adeguatamente finanziati e, soprattutto, ne va assicurata la declinazione concreta in ogni singolo territorio”.

Garlatti ha ricordato come l’Italia negli ultimi anni non sia rimasta ferma e abbia adottato importanti iniziative. “Penso al Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, al Quinto Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva, al Piano di azione nazionale della Garanzia Infanzia, all’Agenda Sud e all’Agenda Nord” ha detto. “Questo però non basta: occorre uno sforzo ulteriore, mobilitando le risorse di tutti. Come Autorità garante, pur se non siamo un'amministrazione attiva e pur disponendo di risorse economiche limitate, abbiamo messo in atto per la prima volta interventi concreti, finanziando progetti che promuovono l’inclusione e la pratica sportiva tra minorenni nei comuni sotto 15 mila abitanti e attivando in sei grandi città iniziative per il contrasto alla dispersione scolastica”.

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