Giustizia climatica: il position statement della Rete dei garanti europei
L’Enoc chiede ai governi e alle imprese uno sforzo maggiore per realizzare il diritto dei minorenni a un ambiente sano
È stato pubblicato sul sito dell’Enoc, la Rete europea dei garanti per l’infanzia e l'adolescenza, il position statement in materia di giustizia climatica adottato nel corso dell’Assemblea generale del 21 settembre. Nel documento i garanti affermano che è necessario uno sforzo maggiore da parte di istituzioni e imprese per realizzare il diritto dei minorenni a crescere e vivere in un ambiente sano.
In particolare, gli stati e le autorità competenti vengono sollecitati a garantire che il superiore interesse del minore e il diritto alla salute dei minorenni siano tenuti in primaria considerazione nelle scelte e nelle politiche climatiche e che i piani in materia ambientale tengano conto dei diritti delle persone di minore età e siano progettati assicurando la partecipazione di esse. Il coinvolgimento diretto dei ragazzi dovrebbe interessare anche l’organizzazione di attività di comunicazione e campagne di sensibilizzazione.
Il diritto a un ambiente sano, per l’Enoc, dovrebbe essere ricompreso nei programmi di educazione in materia di diritti umani sin dalla prima infanzia e dovrebbe essere oggetto di formazione per gli insegnanti, i genitori e gli altri professionisti coinvolti. Inoltre, andrebbero previsti spazi nei quali i minorenni possano avere l’opportunità di condividere informazioni e opinioni in materia ambientale.
I garanti europei ribadiscono poi il diritto delle persone di minore età a essere ascoltate: le loro idee in ambito climatico vanno tenute in adeguata considerazione, vanno promosse consultazioni pubbliche, devono essere messi a disposizione ulteriori meccanismi di espressione e deve essere assicurata una partecipazione significativa ai vertici sui cambiamenti climatici. E coerentemente con questo indirizzo anche quest’anno i ragazzi del progetto ENYA (European network of young advisors) sono stati coinvolti nel processo che ha portato alla redazione dello statement.
La Rete chiede pure che sia garantito il diritto alla libertà di associazione e riunione e che siano fornite alle scuole indicazioni sulle modalità per sostenere il diritto all’assemblea e alla protesta pacifica. Infine, i garanti sollecitano le autorità a garantire l’accesso da parte dei minorenni ai meccanismi di reclamo per danni ambientali, all’assistenza legale e a informazioni “a misura di bambino” sul funzionamento dei meccanismi di giustizia.