Giustizia riparativa: il 22 gennaio webinar internazionale sull’indagine dell'Autorità garante
Concluso nel frattempo il ciclo formativo sul tema destinato alle forze dell’ordine. Hanno partecipato circa 1.500 allievi
Il prossimo 22 gennaio, dalle ore 11.30 alle ore 13, si terrà un on line un webinar organizzato dal Forum europeo per la giustizia riparativa (EFRJ) in collaborazione con l’Autorità garante per diffondere, a livello internazionale, i risultati dello studio La giustizia riparativa in ambito penale minorile. Indagine nazionale su effetti, programmi e servizi condotto dall’Agia con il Ministero della giustizia e l’Istituto degli innocenti. La pubblicazione scaricabile in italiano da qui sarà diffusa per l’occasione anche in lingua inglese.
Il webinar si focalizza su come la giustizia riparativa viene applicata ai minorenni che entrano in contatto con la legge e sui benefici che la giustizia riparativa può offrire alle vittime, ai trasgressori e alla comunità. Partendo dai risultati della ricerca dell’Autorità garante gli esperti che hanno contribuito allo studio inquadreranno il tema nel contesto europeo ed extraeuropeo.
Il webinar, gratuito e in lingua inglese, sarà aperto e coordinato da Maia Chochua (Georgia – membro del Board Efrj). In programma i saluti dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, Carla Garlatti, ai quali seguiranno la presentazione della ricerca (Benedetta Bertolini, Idi in convenzione con Agia) e la discussione con gli esperti del Forum, Tim Chapman (Irlanda del Nord) e Silvia Randazzo (Belgio). In chiusura la possibilità di porre domande da parte degli uditori. Per iscrizioni: https://www.euforumrj.org/webinar-restorative-justice-juvenile-criminal-matters
Sempre nell’ambito del progetto dell’Autorità garante in materia di giustizia riparativa, il 9 dicembre si è conclusa l’attività formativa destinata alle forze dell’ordine e che ha raggiunto circa 1.500 operatori tra allievi della Scuola ufficiali carabinieri di Roma, della Scuola marescialli e brigadieri dei carabinieri di Firenze, della Scuola di polizia – allievi viceispettori di Spoleto, e della Scuola di polizia – allievi viceispettori di Nettuno.
Foto: Graffiti di Rodrigo Soldon Souza su flickr.com.