Coronavirus, informare correttamente i più piccoli
I bambini e i ragazzi si preoccupano ed è responsabilità degli adulti informarli e star loro vicini. La presenza del virus COVID-19, il coronavirus, ha portato l’Italia a dover fronteggiare un’emergenza inconsueta. Oltre ai rischi per la salute pubblica, possono emergere pericoli anche di altro genere che investono specificatamente i diritti dei minorenni.
Si tratta, innanzitutto, delle discriminazioni alle quali possono essere sottoposti bambini e ragazzi di origine straniera, in particolare asiatica. Diffidenza e pregiudizio nei confronti di chi fino al giorno precedente era compagno di giochi o di banco rappresentano una forma di emarginazione e isolamento che viola principi fondamentali iscritti nella Costituzione e nella Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
I bambini e i ragazzi, soprattutto di fronte al moltiplicarsi di notizie sui vari media, possono manifestare ansie e preoccupazioni alle quali è doveroso rispondere, da parte degli adulti, con informazioni chiare. Non solo vanno informati correttamente affinché si evitino discriminazioni ingiustificate, ma va spiegato in maniera comprensibile per la loro età cosa sta accadendo, quali sono i reali rischi e quali sono le regole da rispettare per proteggersi.
Infine occorre spiegare che il diritto alla salute è da considerarsi preminente rispetto ad altri, pur rilevanti diritti, nel bilanciamento che, in situazioni particolari, si rende necessario. Questo vale ad esempio per la sospensione dei viaggi scolastici e anche per talune limitazioni alle esigenze di socializzazione tra bambini e ragazzi.
Le informazioni corrette sono necessarie e allontanano pregiudizi e discriminazioni.
Filomena Albano