26/02/2025 Notizie
Istituzione

Inviato alla ministra Eugenia Roccella il parere dell’Autorità garante sul 6° Piano per l’infanzia

Sottolineato l'approccio innovativo ed evidenziati punti di forza e scelte positive. Formulati anche una serie di suggerimenti e osservazioni

L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Marina Terragni ha espresso parere sul 6° Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva, il cosiddetto Piano infanzia.

Nel documento - inviato alla Ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità Eugenia Roccella il 14 febbraio 2025 - Terragni ha sottolineato l’approccio innovativo del Piano. L’Autorità garante ha auspicato che il documento possa avere un orizzonte temporale superiore al biennio attualmente previsto per assicurare continuità e concretezza alle azioni previste.

I punti

  • Rapporti familiari: promozione dei centri per la famiglia
  • Salute e benessere: attenzione al rischio di sovradiagnosi
  • Educazione su navigazione online e parità tra i sessi
  • Ascolto e partecipazione: formare gli operatori
  • Importanza dei dati per le politiche di settore 

Rapporti familiari: promozione dei centri per la famiglia

L’Autorità garante ha espresso apprezzamento per la valorizzazione dell’istituto dell’affidamento familiare quale intervento da prediligere ai fini dell’accoglienza dei minorenni fuori famiglia. In tale ambito ha segnalato l’opportunità di promuovere la costituzione di comunità pratiche sull’affido familiare quale luogo di confronto e apprendimento reciproco tra soggetti coinvolti.

È stato accolto con favore anche il potenziamento del ruolo informativo e di orientamento svolto dai Centri per la famiglia sui servizi per i primi mille giorni: l’Autorità garante ha condiviso l’esigenza che i neogenitori siano informati sull’offerta dei servizi, nonché la mappatura e il cruscotto informativo messo a disposizione dal Dipartimento per le politiche della famiglia. L’Autorità garante ha infine auspicato l’inserimento dei Gruppi di parola quale misura strutturale.

Salute e benessere: attenzione al rischio di sovradiagnosi

L’Autorità garante ha espresso apprezzamento per le previsioni di un sistema di monitoraggio per la prevenzione e il recupero dall’isolamento sociale e per l’avvio di interventi sul fenomeno del ritiro sociale (hikikomori). Salutate positivamente pure le azioni di promozione e prevenzione in materia di salute mentale, da realizzarsi anche attraverso l’inserimento di un’apposita sezione dedicata nei bilanci di salute dei pediatri di libera scelta.

È stata segnalata la necessità di evitare il rischio di sovradiagnosi, al quale si correla quello di ipercura e di psichiatrizzazione precoce di minorenni che stiano attraversando un momento di disagio spesso fisiologicamente legato alle fasi della crescita. L’Autorità garante ha sottolineato poi l’importanza di creare luoghi dove bambini e ragazzi possano liberamente incontrarsi in presenza, come prevenzione dei rischi di auto-isolamento e di dipendenze, comprese quelle che derivano dall’uso distorto della rete.

Educazione su navigazione online e parità tra i sessi

L’Autorità garante ha sottolineato la necessità di investire in formazione e sensibilizzazione dei minorenni rispetto ai rischi legati alla navigazione online e ha apprezzato la proposta di inserire nei curricula scolastici delle scuole secondarie percorsi di sensibilizzazione alla parità tra i sessi, quale strumento di prevenzione della violenza sulle donne.

Ascolto e partecipazione: formare gli operatori

Per l’Autorità garante è importante che nel Piano infanzia si riconosca valore all’ascolto dei minorenni nel processo decisionale. L’Autorità garante ha tenuto a evidenziare che l’ascolto debba essere “competente e qualificato” e che quindi gli operatori debbano essere debitamente formati. Auspicato il ricorso, quale bussola delle Linee guida per la partecipazione di bambine e bambini e ragazze e ragazzi dell’Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza e della Guida alla partecipazione attiva dell’Agia.

Importanza dei dati per le politiche di settore

Particolare apprezzamento è stato infine espresso per il riconoscimento dell'importanza della raccolta dati ai fini della programmazione e dell’elaborazione delle politiche di settore. In particolare, è stata accolta con favore la creazione di un ecosistema di dati sulla violenza agita, assistita e subita dai minorenni. Terragni infine ha posto l’accento sulla necessità di un’attenta vigilanza sul ricorso al concetto di “alienazione parentale” nei casi di separazione e affido dei figli minori.

 

Parere dell'Autorità garante sul 6° Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva

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