Istituti penali per minorenni, Terragni: “I ragazzi ‘dentro’ non sono così diversi da quelli ‘fuori’”
Presentata a Firenze dall’Autorità garante la mostra al Museo degli Innocenti con le foto scattate dagli ospiti di cinque Ipm

L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza (Agia) Marina Terragni ha presentato questa mattina a Firenze “Dalla mia prospettiva”, una mostra che raccoglie le fotografie scattate dalle ragazze e dai ragazzi di cinque istituti penali per minorenni.
“Il fatto più sorprendente è che il racconto dall’interno degli istituti riesce in qualche modo a rappresentare anche lo sguardo dei ragazzi che vivono liberi nel mondo” osserva Terragni. “Per tutti, dentro e fuori, c’è un’idea di un futuro la cui visione è occlusa da molte nubi, nubi che in questo particolare momento storico si sono rese fittissime, per loro e per tutti noi. C’è anche un costante riferimento ai legami familiari: i ragazzi ‘dentro’ si mostrano più disinibiti di quelli ‘fuori’ nella valorizzazione di questi legami così importanti. La prossimità tra giovani ‘dentro’ e ‘fuori’ fa sperare anche in una minore discontinuità tra il momento della detenzione e quello della ritrovata libertà e a un più rapido e felice reinserimento”.

Più in generale l’Autorità garante si è detta convinta che non si dovrebbe mai smettere di provare a immaginare “un’alternativa alla detenzione dei corpi per assicurare la giustizia”. Ma anche che il fatto di scontare la pena, con tutte le garanzie, faccia parte necessariamente del percorso rieducativo.
La mostra cade in un momento delicato per gli istituti penali minorili. A tale proposito Marina Terragni ha toccato la questione del sovraffollamento, a suo parere riconducibile a una concorrenza di fattori: il decreto Caivano, l’aumento dei reati attribuiti ai giovani stranieri non accompagnati, l’incremento dei casi di disagio psichico e gli immobili non sempre adeguati. Come caso emblematico Terragni ha richiamato quello del trasferimento di 50 giovani adulti ospiti degli Ipm del Nord nella casa circondariale “Dozza” di Bologna. Alla presentazione di questa mattina è intervenuto anche il Capo dipartimento per la giustizia minorile e di comunità del Ministero della giustizia Antonio Sangermano.
L’esposizione al Museo degli Innocenti di Firenze è accompagnata da un libro fotografico consultabile sul sito dell’Autorità (scarica o sfoglia) ed è frutto di un progetto dell’Agia realizzato nel 2024 in collaborazione con l’Istituto degli Innocenti. I laboratori sono stati condotti da Valerio Bispuri, fotoreporter con una lunga esperienza di reportage in istituti di detenzione sudamericani e italiani. “Ognuno dei 22 partecipanti, con la propria storia, con la propria personalità e con i propri sogni – si legge nell’introduzione al volume firmata da Carla Garlatti, Autorità garante fino a gennaio e stamane presente a Firenze – si è messo in gioco dietro la macchina fotografica, producendo scatti che vanno al di là della semplice riproduzione per proiettare l’osservatore direttamente all’interno del proprio vissuto emozionale”.

Il percorso espositivo, visitabile gratuitamente fino al 22 marzo, è diviso in tre tematiche: “il mio quotidiano”, “a cosa penso” e “i miei sogni”. Alla presentazione hanno partecipato la presidente dell’Istituto degli Innocenti Maria Grazia Giuffrida e Valerio Bispuri. Ha moderato la ricercatrice Raffaella Pregliasco responsabile servizio documentazione dell’Istituto degli Innocenti. Il libro fotografico è stato disegnato dal graphic designer Stefano Baldassarre.
In apertura l'assessore al welfare del Comune di Firenze, Nicola Paulesu, ha portato i saluti della sindaca Sara Funaro. In chiusura è intervenuto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.
(Foto di Cristina Andolcetti / Istituto degli Innocenti)