L’Ufficio dell’Autorità garante al Forum europeo su detenzione minori
L’Ufficio dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza ha partecipato, il 7 e 8 novembre scorsi, allo European Forum on the rights of the child, dedicato quest’anno al tema dei minori privati della libertà personale e alle misure alternative alla detenzione (Children deprived of their liberty and alternatives to detention).
Principio guida dei lavori del Forum – a cui hanno preso parte circa 350 persone, in rappresentanza dei 28 Stati membri dell’Unione europea e di paesi non Ue – è stata la considerazione che a tutti i bambini deve essere garantito il diritto alla libertà. L’iniziativa segna un primo passo in attuazione della Direttiva 800/2016 del Parlamento europeo e del Consiglio europeo che contiene disposizioni in materia di garanzie procedurali per i minori indagati o imputati nei procedimenti penali (link a direttiva).
Durante i lavori della sessione plenaria sono stati ribaditi tre principi fondamentali: la detenzione per motivi di immigrazione deve essere vietata, la detenzione dei minori deve costituire extrema ratio e per tanto vanno favorite le misure alternative, i minori devono sempre essere ascoltati in tutte le questioni che li riguardano.
L’Ufficio dell’Autorità ha sottolineato la particolare attenzione che viene prestata ai “vulnerabili tra i vulnerabili”. Ha poi riferito che il protocollo d’intesa sottoscritto dal Ministero della Giustizia, dall’Autorità garante e dall’associazione Bambinisenzasbarre Onlus e finalizzato a tutelare il rapporto tra il minore e il genitore in carcere, è stato tradotto in lingua inglese e trasmesso all’Enoc per assicurarne la più ampia diffusione. Nell’occasione il rappresentante della Croazia ha annunciato che quel Paese sta lavorando alla predisposizione di un protocollo ispirato al modello italiano.