Adozioni possibili (e più facili) per i genitori affidatari
In Italia la legge non prevede che una coppia o un single che accolgono in casa un bambino in affido possano poi diventare genitori a tutti gli effetti perché affido e adozione hanno sempre seguito percorsi diversi. Almeno finora. La riforma delle adozioni, che ha ottenuto il primo sì dalla Commissione Giustizia del Senato, prevede la possibilità per i genitori affidatari (anche single) di adottare i bambini in via preferenziale. Un passo che prelude vari scenari ma “c’è un unico criterio da tenere sempre presente, ed è l’interesse del bambino”: questo il commento del Garante Spadafora.
Il punto centrale è, e deve rimanere, il minorenne “che va comunque tutelato nei suoi legami affettivi, sempre e comunque, legami che sono una condizione per crescere al meglio e per formare la propria personalità. Un passo importante quello compiuto dalla Commissione Giustizia del Senato, perché pone al centro delle scelte l’interesse del minorenne, anche quando si decide il passaggio dall’affidamento all’adozione. Il minorenne ha diritto ad una famiglia, prima di tutto alla sua: se viene dato in affidamento, parallelamente va sostenuto il percorso di recupero della famiglia d’origine. In caso d’adozione, sarà importante il legame pregresso di chi ha avuto il minorenne in affido. In questo quadro, sarà sempre più importante il lavoro e le competenze sia dei giudici sia degli operatori sociali. Come Autorità di garanzia siamo intervenuti a favore della modifica della legislazione attuale e varie delle nostre proposte sono state accolte dal legislatore”.