14/10/2015 Notizie

Comunità Educative tra limiti e opportunità

Si è tenuto stamattina a Perugia il convegno “Comunità Educative tra limiti e opportunità”, organizzato dalla Garante per l’infanzia e l’adolescenza della regione Umbria Maria Pia Serlupini e dalla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica. Una importante opportunità di riflessione ed analisi del sistema complesso che si occupa dei minorenni fuori famiglia.

Un convegno voluto dalla Garante Serlupini affinché si possano rompere i pregiudizi e gli stereotipi che pesano sulle comunità e offrire un’occasione d’incontro e confronto ai tanti operatori del settore. Un incontro diviso in due momenti con una riflessione a più voci sul tema, in apertura dei lavori, e poi lavori di gruppo, per tematiche di interesse, fino al pomeriggio. Il convegno ha visto la partecipazione dell’Autorità garante per l’infanzia e l'adolescenza Vincenzo Spadafora. Tra gli altri interventi  quello di Sergio Cutrona - Presidente del Tribunale per i Minorenni, del Delegato del Presidente dell'ANCI Umbria e dell'Assessore al Welfare della Regione Umbria, Andrea Marangoni - Presidente del Coordinamento delle Comunità di Accoglienza per Minori delle Marche.

L’allontanamento del minorenne dalla famiglia d’origine è un tema molto delicato e particolarmente sensibile per l’opinione pubblica. Proprio per questo motivo è stato uno degli argomenti ai quali l'Autorità, dal suo insediamento, ha dato priorità, ascoltando la voce delle associazioni che più di tutte, lavorando sui territori, conoscono le criticità del sistema. Ma ha anche ascoltato la voce degli adolescenti. Il confronto di oggi parte dal  documento di proposta “Comunità residenziali per minorenni: per la definizione dei criteri e degli standard”, presentato dall'Authority lo scorso maggio, che identifica standard di accoglienza a livello nazionale. Il documento, che contiene anche una versione ETR (Easy to Read) e le proposte ed i commenti di diversi adolescenti interpellati, propone, tra l'altro, che i servizi sociali territoriali dispongano di una anagrafe ragionata delle strutture, una sorta di banca dati con tutte le informazioni utili per indirizzare il minorenne nella comunità più idonea.

Scarica il documento.

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