Conferenza di garanzia 1° giugno 2016: Lavoro collegiale, azione e idee in risposta alle nuove sfide
“Credo nel lavoro collegiale e nella capacità di individuare tempestivamente le soluzioni concrete in vista della tutela delle persone di minore età”.
Così la Garante nazionale, Filomena Albano, in apertura della prima Conferenza di garanzia da lei presieduta, che ha visto raccolti intorno ad un tavolo i Garanti regionali attualmente in carica. All’ordine del giorno, i temi che con più urgenza chiedono non solo l’individuazione delle criticità da affrontare ma anche la formulazione di proposte concrete sulle questioni di più immediata attualità.
Mantenere contatti costanti con il Ministero dell’Interno, competente per il sistema di accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, perché rafforzi il sistema di protezione, è stato il primo punto di corale accordo. Si è concordato inoltre di valorizzare le singole esperienze regionali, con l’obiettivo di individuare standard omogenei di selezione, formazione, nomina dei tutori e tenuta dei relativi albi, in vista della realizzazione di linee guida nazionali. Garantire un monitoraggio sull’attività del tutore è stato individuato infine come aspetto determinante per assicurare la qualità di questa figura.
Nel corso della riunione, la Garante ha inoltre evidenziato la necessità di intervenire, nelle more dell’iter di approvazione di una legge organica in materia di protezione dei minori stranieri, "per realizzare un’azione comune in quelle Regioni che sono ancora prive della figura del Garante, tra cui la Sicilia, ovviamente nel vivo auspicio che presto possano anche esse dotarsi del proprio Garante territoriale".
Altro argomento di discussione è stato lo scambio di opinioni alla luce dell’approvazione, alla Camera dei deputati, del disegno di legge di delega al Governo sulla riforma del processo civile.
La Garante nazionale, in qualità di Presidente della Conferenza, ha concluso i lavori ringraziando i presenti per il clima di collaborazione instaurato e proponendo una più intensa calendarizzazione degli incontri, per la quantità di temi urgenti da trattare.