Conferenza di garanzia, istituiti quattro gruppi di lavoro
Prende il via una nuova organizzazione dei lavori della Conferenza nazionale per la garanzia dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, presieduta dall’Autorità garante e composta dai garanti regionali e delle province autonome. Come spiegato dalla stessa Garante nel corso della seduta di questa mattina, tutte le questioni relative alle attività di selezione e formazione dei tutori volontari non verranno più trattate nell’ambito della Conferenza ma attraverso quattro gruppi di lavoro che si riuniranno all’incirca una volta ogni due mesi.
“Si tratta – ha detto la Garante – di un’esigenza che nasce da recenti modifiche normative, ancora in corso di pubblicazione, che attribuiscono all’Autorità garante un compito di monitoraggio e prevedono che i garanti regionali e delle province autonome collaborino costantemente con l’Autorità, presentando una relazione sulle attività realizzate a cadenza bimestrale. La costituzione di quattro gruppi di lavoro consentirà di snellire e semplificare l’attività di monitoraggio, oltre che di promuovere la collaborazione e la messa in rete di buone pratiche”. La Garante ha poi precisato che l’obiettivo è quello di arrivare a una vera e propria “messa a sistema” delle attività attribuite ai garanti dalla legge 47/2017 (Disposizioni in materia di misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati) attraverso un allineamento e una standardizzazione delle procedure di selezione, formazione e trasmissione degli elenchi degli aspiranti tutori volontari ai Tribunali per i minorenni.
La riunione di questa mattina è stata anche l’occasione per fare il punto sull’attuazione della legge 47 regione per regione e, in particolare, sul numero aggiornato delle candidature di aspiranti tutori pervenute, sui corsi di formazione avviati e completati, sulla percentuale di cittadini che hanno confermato la disponibilità ad assumere l’incarico una volta completato il percorso formativo. Si è parlato inoltre delle principali criticità riscontrate e, in proposito, la Garante ha ricordato che nel mese di novembre è stata inviata una nota con la quale le istituzioni sono state sollecitate ad adottare provvedimenti che possano agevolare il tutore nello svolgimento delle sue funzioni.