23/10/2015 Notizie

Expo, Trasparenza e competenze. Un investimento per la legalità e lo sviluppo

Si è svolto stamattina presso l'Auditorium di Palazzo Italia dell'Esposizione Universale di Milano il convegno “Trasparenza e competenze. Un investimento per la legalità e lo sviluppo” organizzato dalla Polizia di Stato al quale ha partecipato anche il Garante per l’infanzia e l’adolescenza Vincenzo Spadafora.

Tema molto attuale quello della trasparenza della pubblica amministrazione, soprattutto alla luce delle continue inchieste dalla magistratura.

Trasparenza e competenze come argine e medicina alla corruzione. Fattori imprescindibili per promuovere legalità, sicurezza e sviluppo nel Paese. Questo è quindi il messaggio del Capo della Polizia Alessandro Pansa che ha inaugurato la giornata alla presenza del Ministro dell’Interno Angelino Alfano.

"Sicurezza e legalità sono precondizioni dello sviluppo sociale per un Paese come l'Italia che sta uscendo dalla crisi economica - ha detto il Capo della Polizia, Alessandro Pansa, durante il convegno - Il nostro Paese sta assaporando i primissimi risultati positivi. Affinché questo slancio prosegua e si consolidi è indispensabile che avvenga in una cornice di sicurezza e legalità di cui noi ci facciamo carico”

Grande sforzo e primi risultati positivi. Lo stesso Expo Milano 2015, cornice del convegno, ha fatto della trasparenza un asset fondamentale. Come è stato detto diverse settimane fa da Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità Anticorruzione, “la trasparenza è stata una delle ragioni della riuscita di Expo Milano 2015 ed è parte integrante della sua eredità”.

Negli ultimi anni infatti un’intensa quanto rilevante attività legislativa ha investito l’organizzazione e il funzionamento della pubblica amministrazione nel suo complesso, perseguendo gli ormai ineludibili obiettivi di miglioramento della efficienza, della economicità dell’azione amministrativa, attraverso il ricorso a strumenti di semplificazione, digitalizzazione e revisione della spesa pubblica.

Il tutto aspettando i risultati di fine anno da Transparency International che ogni anno pubblica il suo “Corruption Perception Index” (CPI), una vera e propria classifica del livello di corruzione percepito in 175 Paesi (dal più virtuoso al più corrotto). L’ultima rilevazione del 2014 portava l’Italia al 69esimo posto, sopra il Senegal e ben al di sotto del Ghana, di Cuba e dell’Oman. Mose, Expo, Mafia Capitale e per ultimo Anas ci dovrebbero spingere sempre più ad affrontare con urgenza il problema.

Tra le testimonianze della giornata, Roberto Alfonso, procuratore generale presso la Corte d’Appello di Milano, Michele Corradino, componente Autorità Nazionale Anticorruzione ed un videomessaggio di Piero Fassino, presidente dell’Anci. 

Fonte foto: M. Losito Polizia di Stato

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