Il Garante a Pechino: l’Italia, partner della Cina per i diritti dell’infanzia
La Cina è sempre più vicina sul delicato tema dei diritti civili. E lo è tanto di più quando si parla di tutelare i minorenni. Così, in occasione del semestre di presidenza italiana dell’Unione europea e delle celebrazioni dei 25 anni della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, l’Ambasciata italiana a Pechino ha promosso un dialogo delle Autorità cinesi con l’Italia e l’Unione europea, affrontando il tema dei diritti umani dei minorenni. Il Garante Vincenzo Spadafora è stato individuato come interlocutore privilegiato. Un viaggio alla ricerca di un dialogo e di un confronto aperto e disponibile.
Ha sottolineato il Garante: «Occorre istituire un'autorità per l'infanzia e l'adolescenza come esiste in Italia e in tantissimi altri Paesi. La Cina aveva già preso contatti con Paesi del Nord Europa. Noi abbiamo messo a disposizione le nostre conoscenze: crediamo che anche l'Italia possa diventare un partner per definire meglio le politiche per l'infanzia e il ruolo del garante». Dagli incontri avuti nei giorni della trasferta cinese (1-4 dicembre) «è emersa l’idea che per aiutare i bambini e gli adolescenti è necessaria una rete che comprenda le università, i centri di studi e di ricerca e le associazioni che in Cina sono particolarmente attive».
Durante il suo soggiorno il Garante ha visitato il Center for Human Rights Studies and Institute International Law dell’Accademia Cinese delle Scienze Sociali, dove ha incontrato il prof. Liu Huawen, che ha illustrato all’Autorità i progressi che la Cina sta facendo con le leggi che verranno emanate nel prossimo futuro, a cominciare da quella contro la violenza domestica. Inoltre Huawen sta lavorando alla definizione di una proposta di legge per creare un’istituzione di garanzia dei diritti dei minorenni.
Vincenzo Spadafora ha illustrato il lavoro italiano e della rete europea dei Garanti nazionali (ENOC), assicurando tutto il supporto necessario. Ha poi incontrato la delegazione UNICEF in Cina. Si è confrontato con bambini, bambine e adolescenti di famiglie italiane residenti in Cina presso l’Ambasciata italiana a Pechino, che ha poi organizzato insieme alla nostra Authority una Conferenza sull’attuazione della Convenzione Onu sui diritti dell’Infanzia in Italia, Europa e Cina. Oltre al Garante sono intervenuti la personalità del mondo accademico cinese ed italiano, la Vice Capo delegazione dell’Unione Europea in Cina, Carmen Cano, l’Ambasciatore italiano Alberto Brandanini.
Nel corso dell’ultima giornata Vincenzo Spadafora ha incontrato il Presidente della Commissione del Consiglio di Stato per le donne e l’adolescenza. La visita si è conclusa presso l’Università Normale di Pechino, dove ha incontrato gli alunni delle elementari e ha partecipato ad una conferenza pubblica con studenti universitari, nel corso della quale il Garante Spadafora e Cristiana Carletti, docente dell’Università di Roma Tre, hanno illustrato le principali sfide per l’attuazione dei diritti dei bambini e degli adolescenti in Italia.
La Cina sta andando verso la giusta direzione. Le considerazioni di Spadafora alla luce di quanto visto: «La difficoltà esiste soprattutto nel numero enorme di bambini in questo Paese, ma si stanno creando presidi che faranno poi riferimento all'autorità centrale. Gli impegni che ci hanno presentato sono sulla carta già molto efficaci: c'è un piano partito nel 2011 che durerà fino al 2020, e l'anno prossimo ci sarà un momento di verifica e di monitoraggio. Sono comunque convinto che la figura del garante possa essere particolarmente utile e preziosa in questo Paese».