Il volto degli adolescenti al di là degli stereotipi
Appositamente realizzato per l’Authority e presentato il 10 aprile scorso in occasione della Relazione annuale al Parlamento, il sondaggio della Doxa ci racconta con numeri e tabelle una generazione di adolescenti lontana dalla deriva, mai totalmente persa nel mondo virtuale e consapevole dell’esistenza di leggi a tutela dei loro diritti (86%). Gran parte di loro considera il Garante per l’infanzia e l’adolescenza un’istituzione necessaria e utile.
Quella che emerge dal sondaggio è una generazione che considera mamma e papà i punti fondamentali della propria vita, figure indispensabili per la loro crescita. Nell’immaginario questi ragazzi e ragazze sono sempre in lotta con i propri genitori e invece il 73% degli adolescenti è d’accordo riguardo la presenza di maggiori opportunità di dialogo e di ascolto all’interno della famiglia. Il 60% ripone fiducia nei propri genitori, a seguire gli amici “veri”. Si sentono compresi dalla propria famiglia e vorrebbero trascorrere più tempo con loro. Sembra che il mondo di internet con tutte le sue sfaccettature non sia il luogo ideale per incontrarsi e sentirsi ascoltati e rispettati. Si tratta di una nuova modalità di socializzazione diventata realtà consolidata.
E malgrado la tv sia sempre pronta a inventare un nuovo talent show, la metà degli adolescenti li snobba alla grande. Ma non toccate il telefonino perché per il 73% è lo strumento indispensabile per rimanere in contatto con gli amici, sebbene più della metà riconosca di farne un uso eccessivo. L’89% dei ragazzi è iscritto ad almeno un social network ma per conoscere cose nuove restano importanti mezzi tradizionali come il personal computer, i libri e la televisione.
Dopo la scuola, il 68% dei giovani non si rintana nella propria stanza ma segue almeno un corso, pratica attività sportiva, va al cinema. Dal campione intervistato emerge anche un altro dato importante: i giovani si interessano anche ai problemi sociali: l’85% degli adolescenti ritiene inaccettabile che le persone vengano discriminate soltanto perché immigrate, disabili, povere o omosessuali e uno su tre nel tempo libero svolge attività di volontariato, soprattutto con i bambini. Colpisce la scarsa fiducia nell’Italia: l’85% ragazzi tra i 14-17 anni crede che fuori dal nostro Paese troverebbe maggiori opportunità per realizzare i propri sogni e non esclude la possibilità di trasferirsi.
Qui di seguito i risultati emersi dal sondaggio Doxa che, nel mese di marzo 2014, ha effettuato 1200 interviste telefoniche ad un campione rappresentativo della popolazione italiana di età compresa tra 18 e 65 anni e 600 interviste a ragazzi e ragazze tra i 14 e i 17 anni.
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