L'Autorità garante al convegno su politiche per infanzia
L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, Filomena Albano, è intervenuta oggi a Roma, nella Sala del Mappamondo di palazzo Montecitorio al convegno “Progettare politiche per l’infanzia e l’adolescenza: un Paese a misura di bambino”. L’iniziativa – promossa dalla Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza in collaborazione con l’Autorità garante, il Dipartimento per le Politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali – ha visto la partecipazione del Ministro Giuliano Poletti, della Vicepresidente della Camera Marina Sereni, delle Vicepresidenti della Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza Sandra Zampa e Enza Rosetta Bundo.
“Le istituzioni devono andare verso i ragazzi, attraverso un processo di ascolto e partecipazione – ha sottolineato la Garante Albano – L’ascolto deve essere assicurato in tutti gli ambienti di vita del minorenne, soprattutto laddove si manifestano situazioni di maggiore fragilità e vulnerabilità e deve essere realizzato secondo forme che tengano conto del loro grado di maturità e della natura dei problemi da affrontare. L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza è impegnata direttamente nella visita ai centri di accoglienza dei ragazzi migranti giunti nel nostro paese senza adulti di riferimento o agli istituti penali minorili, proprio per garantire loro ascolto personalizzato e partecipazione. L’esercizio concreto di questo diritto diventa infatti lo strumento attraverso il quale i ragazzi hanno la possibilità di ‘partecipare’ alle decisioni che vengono prese a tutela dei loro diritti, ma anche all’elaborazione delle decisioni politiche e amministrative che li riguardano. L’ascolto e la partecipazione sono due facce della stessa medaglia e rappresentano un elemento costitutivo della democrazia. Una forma di cittadinanza attiva, democratica, che parte dal basso e attraverso l’ascolto da parte di chi può decidere, consente di produrre un cambiamento, seppur attraverso un procedimento mediato e indiretto.”
Durante l’incontro è stato proiettato un breve filmato realizzato, con l’ausilio di Unicef Italia, da un gruppo di ragazzi che ha partecipato al G7 2017 di Taormina.