02/10/2015 Notizie

L'orchestra multietinca fatta da adolescenti con l'obiettivo di educare al dialogo

Stare nella Piccola Orchestra di Tor Pignattara vuol dire fare nuove amicizie. Condividere una passione bellissima, la musica. E conoscere il mondo, stando a Roma. Perché si tratta di uno dei pochi esempi di orchestra multietnica, composta da ragazzi. Da Cuba alla Nigeria, dalle Filippine al Perù. Con un unico comune denominatore. I musicisti parlano tutti “romanaccio”. Sono il simbolo della Roma che cambia tra bellezza e difficoltà. Una fotografia di Roma e dell’Italia intera. Un’Italia che da qualche anno sta cambiando volto.

“La Piccola Orchestra è nata con il compito di far dialogare i ragazzi tramite la musica - ci ha raccontato l’ideatore Domenico Coduto ai microfoni di SArai Teens Digital Radio durante il Festival Restart – e farla a Tor Pignattara vuol dire anche fare legalità, promuovere l’integrazione e lo scambio di culture diverse e lontane”.

La Piccola Orchestra suona musica da ogni parte del mondo e canta in tante lingue diverse; è concepita come un laboratorio ed è, per sua natura, in continua evoluzione. I ragazzi coinvolti nel progetto partecipano agli incontri settimanali concepiti come una specie di laboratorio di composizione e improvvisazione in cui ognuno porta all’interno dell’orchestra le proprie esperienze, il proprio patrimonio sonoro, i propri gusti personali e i desideri condividendoli e mettendo a fuoco le proprie capacità musicali. La settimana prossima, ha annunciato Domenico, uscirà il terzo disco prodotto dalla Piccola Orchestra. “Il nostro è un progetto aperto a tutti. Quindi contattateci, tramite il sito www.piccolaorchestraditorpignattare.it e le pagine social. Vi aspettiamo!” ha concluso.

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