09/10/2014 Notizie

Milioni di bambine nel mondo non hanno nessun diritto

Alla vigilia della Giornata Mondiale delle Bambine (11 ottobre), la presentazione  della III edizione del Dossier “Indifesa” di Terre des hommes è l’occasione per denunciare con numeri e analisi il quadro allarmante della situazione di milioni di bambine e adolescenti che in Italia e nel mondo ogni giorno vedono negati i loro diritti. E per dire basta allo sfruttamento e agli abusi, anche nel nostro Paese, e liberarle per farle tornare ad una vita fatta di scuola, amici e giochi.

Purtroppo, anche quest’anno, le analisi e i dati presentati (per l’Italia grazie al contributo prezioso dell’osservatorio delle Forze dell’Ordine) fotografano una pericolosa impennata di casi delittuosi in cui le vittime sono in maggioranza bambine e ragazze. E ci restituiscono uno spaccato terribile e drammatico sia su fenomeni “storici”, come le mutilazioni genitali o i matrimoni e le gravidanze precoci, sia su nuove forme di violenza e abuso, come il turismo sessuale via webcam, che coinvolge bambine (e bambini!) in tutto il mondo con numeri ad oggi impossibili da quantificare, e al quale le Forze di Polizia dei diversi Paesi stanno cercando di porre un freno.

Anche in Italia aumenta la paura per i casi di violenza sulle minorenni e per i pericoli della Rete, così come conosciamo il fenomeno della prostituzione minorile che qui, tra l’altro, ha incrociato la disinibizione e l’urgenza del consumo da parte di alcune ragazze con la mancanza di scrupoli e il senso del potere da parte di uomini adulti indifferenti alle leggi, a dimostrazione di quanto la questione di genere sia determinante nelle dinamiche di potere e di sopruso.

Il Garante Spadafora, che ha collaborato direttamente al Dossier e che oggi è intervenuto alla presentazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha voluto innanzitutto sottolineare come “i lavori veri si vedono, e questo di Terre des hommes si vede e ci dice che nascere femmina è come partire con una penalità, che rende più difficile raggiungere il traguardo.” Ha poi proseguito ricordando ancora una volta che “mutilazione, sfruttamento minorile, prostituzione, pericoli, non sono tutti temi estranei all'Italia” e come nei tre anni di attività dell’Autorità stia “cercando di creare un'alleanza fra tutti coloro che lavorano per risolverli, nella politica e nella quotidianità.” E ha concluso ribadendo con forza che non possiamo occuparci delle bambine solo quando arrivano alla cronaca ma che “dobbiamo parlare dei loro bisogni, e riflettere su come supportarle per crescere bambine con diritti, nel rispetto della loro dignità e specificità.”

Da dove iniziare e a cosa puntare, le ragazze hanno già iniziato a dircelo. Ascoltiamole.

Quando nel settembre 2000, gli Stati membri delle Nazioni Unite hanno firmato la Dichiarazione del Millennio, hanno commesso una grave dimenticanza: in nessuno degli Otto Obiettivi del Millennio si è fatto cenno alle ragazze e ai loro diritti. Oggi molte associazioni, e noi con loro, stanno lavorando affinché questo non succeda di nuovo: The Girl’s Declaration, presentato oggi in anteprima, è un documento nuovo e colorato che non viene calato dall’alto di un palazzo di vetro ma è stato scritto ascoltando i pensieri, i sogni, i progetti e i bisogni di 508 ragazze che vivono in diversi Paesi del mondo. The Girl’s Declaration è uno strumento pensato per fermare la povertà prima che nasca, investendo proprio su quei 515 milioni di ragazze e adolescenti che vivono in condizioni di povertà.

The Girl’s Declaration è un progetto della Nike Foundation, in collaborazione con “NoVo foundation”, Onu, United Nation Foundation, Coalition for adolescent girls

 

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IN ITALIA nel 2013

- Il 61% delle vittime di reati sono bambine (3.111 su 5.100) (+56% rispetto a 10 anni fa)

- Il 51% delle vittime di maltrattamenti in famiglia sono donne (+87% dal 2004)

- L’80% delle vittime di reati di pornografia minorile sono bambine e ragazze (+ 411% di vittime totali)

- L’80% delle vittime nella detenzione di materiale pornografico sono bambine e ragazze (+ 285% di vittime totali)

- 1 donna su 3 ha subito almeno una forma di violenza da bambina

- L’11% delle donne ha subìto abusi sessuali

 

NEL MONDO nel 2013

- 515 milioni di bambine vivono in condizioni di povertà

- Oltre 100 milioni di bambine mai nate per l’atroce pratica degli aborti selettivi tra Cina, India e altri Paesi del Sud-Est asiatico e del Caucaso

- 14 milioni di baby spose, con 39 mila matrimoni celebrati ogni giorno che coinvolgono bambine con meno di 18 anni

- Oltre 68 milioni di baby schiave nel mondo, che non più hanno la possibilità di studiare né di giocare

- 125 milioni di donne e bambine che hanno subìto una mutilazione genitale

- Nelle sole Filippine oltre 60 mila tra bambine e bambini sono costretti a prostituirsi online

- 1 bambina su 3 ha subìto una qualche forma di violenza, fisica, sessuale o psicologica

 

OGNI GIORNO nel mondo

- 30 milioni di bambine svolgono lavori pericolosi

- Oltre 11 milioni sono le bambine che fanno le domestiche in casa d’altri

- 20 mila ragazze sotto i 20 anni danno alla luce un bambino

 

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Scarica il Dossier Indifesa

In particolare il capitolo 9 è dedicato alla situazione italiana della violenza contro bambine e ragazze e il capitolo 10 presenta e analizza i risultati di un’indagine, realizzata da Terre des homme nelle scuole italiane, che ha provato a verificare quanto fossero profondamente radicati la giustificazione (se non proprio legittimazione) della violenza di genere e gli stereotipi sui ruoli che maschi e femmine si sentono o sono chiamati a svolgere.

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