Mutilazioni genitali femminili, incontro della Garante nazionale Garlatti con Amref
Il tema delle mutilazioni genitali femminili è stato al centro dell’incontro che si è tenuto ieri in videoconferenza tra la Garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, Carla Garlatti, e una delegazione di Amref Health Africa. In rappresentanza dell’organizzazione erano presenti Paola Magni, referente per i progetti di contrasto alle mutilazioni genitali femminili e Renata Torrente, responsabile area programmi Italia- Amref Italia.
In Italia, secondo una stima contenuta in un’indagine dell’università Milano Bicocca, finanziata dal Dipartimento delle Pari Opportunità, le donne che hanno subito mutilazioni genitali femminili sono circa 90 mila, di cui 5-7mila minorenni. È emerso, inoltre, che sarebbero circa 4600 le bambine a rischio presenti nel nostro Paese. Il numero così elevato risente dei flussi migratori che hanno interessato negli ultimi decenni l’Italia, in particolare da alcuni Paesi in cui tale pratica è diffusa.
“Si tratta di un problema che sta particolarmente a cuore all’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza e sul quale intendiamo intervenire” ha sottolineato al termine Garlatti. “Un ambito nel quale è necessario svolgere attività di sensibilizzazione, dare applicazione alle norme e alle linee guida per il riconoscimento precoce delle vittime di mutilazioni genitali femminili o altre pratiche dannose che sono state adottate dall’Italia e concentrare l’attenzione sul fenomeno per come si manifesta nel territorio nazionale e in quello europeo”.