26/02/2015 Notizie

Niente ambiguità in pubblicità

A ottobre abbiamo firmato un protocollo di intesa con l'Istituto di autodisciplina pubblicitaria (IAP) per garantire maggiore tutela ai minorenni nei messaggi  che a loro si rivolgono, che li vedono protagonisti, che possono risultare lesivi della loro sensibilità. Le segnalazioni che ci pervengono, le giriamo allo IAP per le valutazioni di competenza.

Di recente ci ha scritto un Coordinamento di associazioni, in merito ad una pubblicità apparsa in alcune fermate delle metropolitane, relativa ad un sito rivolto alle donne, che utilizzava in modo  inopportuno e sviante i termini "adozione" e "ragazzo". Il Comitato di Controllo dello IAP, esaminato il messaggio pubblicitario in oggetto, ha deliberato di emettere ingiunzione di desistenza per violazione dell'art. 10 – Convinzioni morali, civili, religiose e dignità della persona – del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Si legge: "Ad avviso dell'organo di controllo, infatti, l'uso dell'immagine, che riempie da sola il cartellone pubblicitario, enfatizza il concetto di 'acquisto' della persona (posta in un carrello della spesa alla stregua di un qualsiasi altro oggetto), veicolando un messaggio offensivo e svilente. Mancano in questo particolare messaggio elementi che possano in qualche misura connotarlo di una valenza diversa, chiarendo che si tratta di un sito di incontri. In tale contesto, in assenza di ogni altro contenuto o significato, anche l'utilizzo del termine 'adozione', legato a quello di 'ragazzo', è apparso ambiguo e fuorviante. Il provvedimento autodisciplinare ha acquistato efficacia di decisione e pertanto la pubblicità dichiarata non conforme al Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale non dovrà essere più diffusa”.

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