Nona tappa del Tour #dirittialfuturo a Senigallia
Nelle Marche da due anni va avanti il progetto Città sostenibili amiche dei bambini e degli adolescenti, nato sulla scia di una precedente iniziativa Unicef e con la collaborazione di Legambiente Marche, le cui parole chiave sono: partecipazione, ascolto, cittadinanza.
Alla Rotonda di Senigallia si parlato di città e paesi a misura di bambini e di giovani. Se si vive senza punti di aggregazioni o giardini in cui giocare o spazi dove ritrovarsi, studiare, fare laboratori, crescere è più difficile. E soprattutto perché privare di gioco, crescita sana, sport, socialità) chi ne è detentore? …diritti che sono stati sanciti dalla Convenzione ONU per chi ha da zero a 18 anni.
“La cosa bella che si percepisce è che queste esperienze vengono vissute in maniera autentica. Le proposte dei ragazzi possono rendere le città più vivibili per tutti. Un grazie va ai giovani, ma anche agli insegnanti, agli operatori e agli amministratori locali, al Garante regionale Italo Tanoni che da due anni sostiene queste iniziative”. Così il Garante Spadafora ha commentato la giornata marchigiana.
Ascolto, partecipazione e in mezzo il rapporto fra ragazzi e spazi urbani, questi i fattori comuni a tutte le iniziative:
- a Montecarotto si è cercato di riappropriarsi degli spazi del centro storico che si erano progressivamente svuotati a favore delle periferie.
- a Fermo si sta recuperando uno spazio per farne un centro per ragazzi.
- a Santa Maria Nuova hanno pensato di far conoscere il territorio ai più giovani, creando un legame “affettivo”.
- a Pesaro con il progetto “A scuola con gli amici” nato dieci anni fa e diffusosi in tutte le scuole del territorio a macchia d’olio i ragazzi hanno detto basta alle auto inquinanti, a scuola si va a piedi senza essere scortati dai genitori, ma con i compagni.
- Il progetto di Senigallia è nel pieno segno della partecipazione, i ragazzi del Consiglio comunale sono eletti liberamente, non attraverso le scuole. Decidono insieme le regole per partecipare al consiglio, si autogestiscono da tutti i punti di vista.
«Questo tour, iniziato con una tappa all'aria aperta a L’Aquila, una città da ricostruire, si chiude nell'intimità di un centro anti-violenza dove le donne e i loro figli ricostruiscono la loro vita.» Sono sempre quelle di Spadafora le migliori parole per presentare l’ultima tappa del Tour #dirittialfuturo che domani chiuderà a Roma a “Maree”, il centro di protezione per donne maltrattate con figli. Qui le operatrici di Differenza Donna prestano particolare attenzione ai figli delle loro ospiti: ricostruire la fiducia negli adulti è un compito arduo ma dovuto perché questa “violenza assistita”, in assenza di un intervento specifico, può avere effetti di lungo termine devastanti.