Garante Albano a Palermo per inaugurazione Circolo Musica e Cultura Radio 100 Passi
“Bello l’incontro di oggi con i ragazzi del circolo Musica e Cultura Radio 100 passi, una splendida occasione per constatare la capacità e la voglia di partecipare nel concreto alla vita della società dei nostri giovani e giovanissimi. Un segnale molto forte di consapevolezza e responsabilità dei ragazzi di Palermo, che si sviluppa in un contesto la cui storia, con Peppino impastato, è stata testimonianza di forte impegno a favore della legalità.”
Così l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, Filomena Albano, oggi a Palermo insieme al Ministro Andrea Orlando per l'inaugurazione del Circolo Musica e Cultura Radio 100 passi, che sorge in pieno centro di Palermo in un bene confiscato alla mafia. All’inaugurazione hanno partecipato il Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, Giovanni Impastato - fratello di Peppino, Danilo Sulis, Presidente di Rete 100 passi, il Senatore Stefano Vaccari in rappresentanza della Commissione Nazionale Antimafia, Rosa Rizzo, Dirigente scolastico del liceo scientifico Galilei e Maria Luisa Altomonte, Direttore dell’Usr Sicilia, che ha dato nascita al progetto dell’osservatorio regionale contro il bullismo, situato al piano superiore dello stesso stabile.
“Il progetto che ha preso il via oggi con l’inaugurazione del Circolo dà continuità ad un passato di cui i ragazzi vanno molto fieri, e che sembra abbia rinvigorito il desiderio di una loro attiva e vivace partecipazione – ha commentato la Garante Albano a margine dell’evento.
“Abbiamo parlato di legalità come rispetto e, insieme, pratica delle leggi. Abbiamo parlato delle regole e delle norme non solo imposte dall’alto, ma come pratica quotidiana di regole condivise e capaci di lasciare emergere il valore della responsabilità individuale come presupposto della giustizia sociale.
La legalità non è infatti un valore in quanto tale: è l'anello che salda la responsabilità individuale alla giustizia sociale, l'io e il noi: per questo non bastano le regole
Le regole funzionano se incontrano coscienze critiche, responsabili, capaci di distinguere, di scegliere e di essere coerenti con quelle scelte, e il progetto che abbiamo inaugurato oggi offre un prezioso luogo fisico dove sviluppare tutto ciò, un centro di riferimento a disposizione dei ragazzi di Palermo.
Il rapporto con le regole non può essere solo di adeguamento – questo i ragazzi lo hanno abbastanza chiaro in mente - tanto meno di convenienza o paura. La regola parla a ciascuno di noi, ma non possiamo circoscrivere il suo messaggio alla sola esistenza individuale: in ballo c'è il bene comune, la vita di tutti, la società, le comunità entro cui viviamo, a partire dalla famiglia e dalla comunità scolastica.
Così intesa la legalità è un'esigenza fondamentale della vita sociale: per promuovere il pieno sviluppo della persona umana e la costruzione del bene comune, e i ragazzi che ho incontrato oggi sembra che su questo aspetto abbiano già le idee chiare"