Polizia e Authority in difesa dei più piccoli
Il Protocollo d’intesa tra il Ministro dell’interno Angelino Alfano, il Capo della Polizia Alessandro Pansa ed il Garante per l’infanzia e l’adolescenza Vincenzo Spadafora, sottoscritto a Roma, presso la Scuola Superiore di Polizia, il 28 gennaio scorso, nasce dall’esigenza di stabilire linee guida e buone pratiche per rendere omogenei, sul territorio nazionale, i metodi e le procedure delle Forze di polizia inerenti agli interventi che coinvolgono persone di minore età.
In linea con la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, il Protocollo prevede sei principali aree di impegno:
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minorenni stranieri non accompagnati: la maggiore urgenza riguarda il periodo che va dal primo contatto con il presunto minorenne non accompagnato, giunto in Italia, al momento del suo affidamento al tutore;
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minorenni e web: realizzazione di un documento per un uso responsabile e consapevole delle tecnologie;
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minorenni autori, vittime e/o testimoni di reato: la linea di demarcazione tra queste categorie di minorenni è talora assai sottile. Non di rado, infatti, i minorenni sono avviati al crimine a causa del degrado sociale e relazionale nel quale vivono, sia perché convivono con adulti che trasmettono loro disvalori sia perché vittime di sfruttamento;
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minorenni e bullismo: una più insistente diffusione del concetto di legalità nelle scuole offrirà ai minorenni la possibilità sia di utilizzare strumenti di difesa sia di individuare figure di riferimento anche tra gli appartenenti delle Forze di polizia, nelle situazioni di violenza in cui sono coinvolti;
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minorenni scomparsi: le problematiche saranno trattate anche di concerto con il Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse, al fine di concorrere allo studio del fenomeno utilizzando la specifica conoscenza acquisita dal Gruppo Tecnico, con particolare riferimento al fenomeno dei minorenni che si allontanano volontariamente dalle comunità o per i quali si teme il coinvolgimento in attività a rischio;
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minorenni destinatari di provvedimenti dell'Autorità Giudiziaria: in merito all'esecuzione dei provvedimenti civili e penali dell'Autorità Giudiziaria da parte delle Forze di polizia, sarà fondamentale che ogni intervento sia caratterizzato da un approccio e da una modalità di relazione che tutelino la persona di minore età, tenendo conto delle sue specificità.
Il progetto vedrà la redazione di un “vademecum" per gli operatori di settore che devono misurarsi, in diverse situazioni, con le persone di minore età. Come ha evidenziato il Garante, il Protocollo è anche «un'iniezione positiva di valori e rispetto della legalità».