Profughi afghani, l’Autorità garante chiede informazioni sui minorenni accolti in Italia
Sono circa 900, su quasi 3800 persone, i minorenni fino a oggi messi in sicurezza grazie alle operazioni Aquila e Aquila Omnia, poste in campo dall’Italia per rispondere alla crisi in corso in Afghanistan. A proposito di questi bambini e ragazzi l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, Carla Garlatti, ha scritto oggi ai ministri della difesa, Lorenzo Guerini, dell’interno, Luciana Lamorgese, e della salute, Roberto Speranza. “Ho chiesto di essere aggiornata sul numero di quelli accolti nel nostro Paese, che potrebbe aumentare già in queste ore, sulla loro età, sul sesso, sulla presenza di fratelli e adulti di riferimento, ma anche sulla loro collocazione logistica e sulle misure adottate per assicurare loro un’adeguata accoglienza, superato il periodo di quarantena al quale sono sottoposti” dice Carla Garlatti.
L’Autorità garante ha domandato, inoltre, informazioni sulle condizioni di salute, fisica e psichica, dei minorenni accolti e sulle modalità con cui saranno assicurati i loro diritti nel rispetto della Convenzione di New York. “Faccio riferimento, in particolare, ai diritti alla protezione, al benessere complessivo, all’inclusione, all’educazione, all’istruzione e a non trovarsi separati dai propri genitori e dai propri fratelli” aggiunge Garlatti. In riferimento poi a particolari situazioni, Carla Garlatti ha chiesto di essere informata circa la presenza di particolari condizioni che richiedano interventi mirati e tempestivi. Tutto questo, aggiunge, “al fine di poter intervenire affinché i bambini vengano tutelati e vengano garantiti loro i diritti fondamentali”.
“Esprimo in ogni caso apprezzamento – conclude Garlatti – per quanto fin qui posto in essere dal Governo per mettere in protezione i civili afghani e le persone di minore età”.