21/06/2019
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Educazione
Ambiente digitale, le raccomandazioni italiane al Forum ENYA
Con la formulazione delle raccomandazioni si è conclusa la parte italiana del progetto ENYA (European Network of Young Advisors) “Let’s Talk Young, Let’s Talk About Children in the Digital Environment” realizzato dall’Autorità garante per l’infanzia e dell’adolescenza, nell’ambito della rete europea dei garanti per l’infanzia e l’adolescenza. I risultati del lavoro svolto saranno portati a Bruxelles al Forum ENYA 2019, in programma il 25 e il 26 giugno, da due ambasciatori individuati dagli stessi ragazzi partecipanti. Si tratta di raccomandazioni in materia di bambini e adolescenti in ambiente digitale.
Le raccomandazioni dei ragazzi italiani
- Prevedere, in ambito scolastico, l’educazione a Internet e ai social che metta in luce rischi e opportunità della rete. Prevedere figure di supporto per le varie fasce di età, con particolare attenzione ai minorenni più vulnerabili.
- Organizzare campagne nelle scuole di ogni ordine e grado sugli strumenti di tutela a disposizione dei ragazzi nell’ambiente digitale, coinvolgendo personaggi della musica e dello spettacolo, influencers, youtubers, testimonianze, e dedicare spot televisivi alla promozione dei diritti dei minorenni nell’ambiente digitale.
- Integrare nei testi scolastici ritenuti più prossimi alla materia, in modalità adeguate alle varie fasce di età, la Convenzione di New York e il ruolo e le funzioni dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza.
- Prevedere momenti di formazione per genitori ed insegnanti, per informarli e sensibilizzarli sui rischi e le opportunità della rete, anche al fine di renderli punti di riferimento autorevoli e affidabili agli occhi di bambini e ragazzi. Sensibilizzare, in modo capillare, i genitori sull’esistenza e l’uso dello strumento del parental control.
- Responsabilizzare i providers di Internet e dei social networks affinché tutelino i diritti dei minorenni, anche tramite l’adozione di apposite normative.
- Istituire una “patente digitale” che dia ai ragazzi il diritto e il dovere di conoscere tutti gli aspetti che regolano l’utilizzo di Internet e dei social networks, prima di poter navigare in rete e di aver accesso ai social network.
- Applicare normative che prevedano sanzioni nei confronti di chi non utilizza Internet e i social network nel rispetto delle regole, arrecando danni morali, materiali e psicologici a bambini e ragazzi. Tali normative dovrebbero poi essere rese disponibili, in versioni adeguate all’età, a tutti i bambini e i ragazzi.
- Creare uno sportello permanente di ascolto in ogni scuola, formato da una equipe di esperti nel campo digitale e integrata da uno psicologo, che possa offrire a tutti i ragazzi l’opportunità di esprimere i propri bisogni e i propri disagi. Lo sportello potrebbe anche avere il valore aggiunto di aiutare i bulli e i cyberbulli a rivedere e correggere il proprio comportamento. Potrebbe inoltre costituire un momento di mediazione tra vittima e autore del comportamento lesivo al fine di comporre la lite.
- La scuola dovrebbe offrire attività scolastiche ed extrascolastiche, quali laboratori di musica e di teatro, per permettere ai ragazzi di incontrarsi e confrontarsi su tematiche di comune interesse, facilitando i rapporti di amicizia al di fuori dello spazio “smartphone”.