20/01/2017 Notizie

Saluto della Garante Albano al Convegno: Il diritto alla continuità affettiva

Saluto della Garante Albano al Convegno del 20 gennaio 2017

Il diritto alla continuità affettiva: un passo di civiltà, una legge superflua o un esempio di eterogenesi dei fini? teoria e prassi applicative della legge 19 ottobre 2015, n. 173

Organizzato dalla Camera minorile di Milano e dall’Aimmf Sezione Milano, presso la Sala Alessi di Sala Marino

 

Desidero porgere un vivo ringraziamento agli organizzatori per l’invito a partecipare al convegno odierno che affronta, dopo un anno dall’entrata in vigore della legge 19 ottobre 2015, n. 173, il dedicato tema del “diritto alla continuità affettiva” nelle relazioni socio-affettive instaurate dalla persona minore di età.

Purtroppo, impegni istituzionali precedentemente assunti, non mi consentono di essere presente, ma è con grande piacere che desidero far giungere a voi tutti un mio saluto.

Com’è noto, la legge n.173 del 2015 è nata con l’intento di assicurare la continuità affettiva della persona di minore età con la famiglia affidataria e a tal fine ha rimodulato gli istituti dell’affidamento e dall’adozione, conferendo rilevanza al legame instauratosi tra famiglia affidataria e minore, nel caso in cui questo legame si riveli il più rispondente all’interesse di quest’ultimo, e riaffermando il dovere di ascolto, da parte dei giudici, del minore.

In qualità di Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, i temi oggetto dell’odierna riflessione mi coinvolgono in prima persona, sia sul piano della verifica dell’effettiva realizzazione di questi diritti, sia sul piano del monitoraggio delle conseguenze che sono derivate dall’applicazione di questa nuova disciplina.

Considerata la rilevanza degli aspetti che vengono coinvolti dalla nuova legge, ho ritenuto opportuno avviare una serie di riflessioni e di attività finalizzate anche alla formulazione di raccomandazioni.

A tal fine, nell’ambito della “Consulta Nazionale delle Associazioni e delle Organizzazioni”, che ho il privilegio di presiedere, è stato appena istituito un apposito gruppo di lavoro, che, con il contributo delle competenti figure professionali, approfondirà il tema della continuità degli affetti nell’affido, con una visione molto ampia e scientifica, estesa anche agli affidamenti di lunga durata.

Della Consulta fanno parte le organizzazioni e le associazioni maggiormente rappresentative del settore, mentre il gruppo di lavoro, le cui designazioni sono appena partite, è composto da membri designati dai componenti della Consulta e da esperti nominati dall’Autorità garante.

L’obiettivo del lavoro del gruppo è fondamentalmente conoscitivo e si svilupperà attraverso una ricerca qualitativa, metodologicamente predisposta grazie all’ausilio di esperti, in cui sarà dato ampio spazio all’ascolto e alla partecipazione dei soggetti direttamente coinvolti.

Segnalo, inoltre, che, anche nell’ambito della Conferenza dei Garanti regionali, si è deciso di creare un apposito gruppo di lavoro dedicato all’esame e alla promozione dell’istituto dell’affido familiare.

Porgo quindi a tutti voi gli auguri di buon lavoro ed i complimenti più sentiti per la qualità e la completezza degli interventi previsti dal programma che consentono, grazie alla partecipazione dei principali attori del settore, di avere una visione poliedrica della tematica in esame.

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