16/01/2017 Notizie

Sopralluogo dell’Ufficio dell’Autorità a Borgo Mezzanone in Puglia.

“Occorre intervenire urgentemente per consentire ai bambini del cosiddetto ghetto dei Bulgari di vivere in modo che vengano loro garantiti i più elementari diritti: un luogo caldo e sicuro, abbigliamento adeguato, la garanzia delle condizioni igienico-sanitarie, l’inserimento entro un sistema di educazione e di inclusione”. Lo afferma l’Autorità garante, Filomena Albano, a seguito del sopralluogo avvenuto ieri al cosiddetto Ghetto dei Bulgari, in Puglia - per il quale è stata designata a rappresentare l’Ufficio, l’avvocata Milena Anna De Troia - e dal quale è apparsa gravemente a rischio la condizione dei 37 bambini di origine bulgara presenti nel cosiddetto ghetto dei Bulgari di Borgo Mezzanone nel comune di Foggia. Al sopralluogo erano inoltre presenti la Prefettura di Foggia, l’Ufficio Minori della Questura per le attività di supporto, la Caritas diocesana di Foggia, l’associazione Solidaunia, la Camera minorile di Capitanata e l’Unicef di Foggia. “I dati, forniti dalla Prefettura di Foggia all’Autorità garante, rilevano la presenza di 37 minorenni, tra i quali un neonato e 22 bambini nella fascia di età 1-5 anni. Dal sopralluogo è emerso – continua la Garante Albano - che i bambini sono privi di abbigliamento adeguato, nonostante le temperature rigide, non sono inseriti a scuola, vivono in baracche senza servizi igienici, sono circondati da cumuli di immondizia. E’ stata rilevata la presenza anche di due minorenni in stato di gravidanza. E’ necessario – sottolinea ancora Albano - non solo intervenire nell’immediato ma anche costruire obiettivi a medio e lungo termine, attraverso un tavolo permanente interistituzionale che individui le risorse necessarie. L’Autorità garante, congiuntamente alla Garante della Regione Puglia – conclude Filomena Albano - continuerà a monitorare la situazione a garanzia dei diritti delle persone di minore età”.

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