06/11/2015 Notizie

Terra dei fuochi, Don Patriciello: il grande rischio ora è sminuire il problema.

Sotto la terra non ci sono solo radici, sane e forti. No. Sotto la terra gli uomini hanno piantato di tutto. Quella terra, tra Napoli e Caserta, non è più Felix. E’ stata soprannominata la “terra dei fuochi”, a causa dei continui roghi appiccati per incendiare l’immondizia e nascondere le “tracce”. Non solo reati ambientali ma anche un alto tasso di micro-criminalità. Parola che però non piace a Don Maurizio Patriciello, parroco del Parco Verde di Caivano, impegnato da anni in una lotta in difesa dei più deboli.

Il movimento di denuncia guidato da Don Patriciello, lo scorso anno ha smosso le coscienze di migliaia di volontari. “Abbiamo portato il caso Terra dei Fuochi all’attenzione di tutto il Paese e dell’Europa”. Don Patriciello vive dentro questa tragedia e non può fingere di non vedere. Il suo grande timore è che cali l’attenzione sul problema e si cominci a “sminuire”. “Il fatto che non succeda sotto gli occhi di tutti non vuol dire che non stia accadendo, ora. Eppure ancora oggi c’è qualcuno che vuole negare o sminuire il problema” ci racconta. “Loro” dicono che non ci sono più i roghi. Eppure l’aria che respira don Patricello e tanti bambini di Caivano continua ad essere irrespirabile.  “Qui ci viene tolto il diritto al respiro. Le persone continuano a morire.”

La situazione, in questo martoriato pezzo di Italia è ancora molto delicata. Nonostante due leggi approvate dal Parlamento e una grande attenzione mediatica girando per le campagne del casertano è facile scorgere roghi accesi ed il tasso di criminalità minorile è ancora alto. “Lo sapete dove me l’hanno ammazzato l’ultimo ragazzo della parrocchia? Qui davanti! Davanti alla Chiesa, a mezzogiorno, all’uscita della scuola. Ve lo immaginate il terrore della gente, dei bambini?”. Don Patriciello non ha paura, racconta il suo vissuto con la forza della disperazione di chi combatte ogni giorno. Lo scorso 20 Novembre in occasione del 25esimo anniversario della Convenzione sui diritti dell’Infanzia l’Autorità Garante ha sostenuto l’Associazione “Vittime della Terra dei fuochi”. Un anno dopo siamo tornati a Caivano per fare il punto su cosa è stato fatto e sulle promesse mancate..

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