13/06/2014 Notizie

Un convegno per confrontarsi sull'infanzia ferita

“La scuola e l’infanzia ferita. Prospettive di collaborazione ”, è il tema del convegno che si è svolto oggi presso la Sala Zuccari del Senato, organizzato dalla senatrice del Movimento 5 stelle Enza Blundo, vice presidente della Commissione parlamentare infanzia e adolescenza. Primo di tre momenti di confronto con dirigenti scolastici ed insegnanti sulle diverse situazioni di disagio che coinvolgono bambini e adolescenti, il convegno ha affrontato anche le problematiche legate all'allontanamento dei minorenni dalle famiglie d'origine e all'accoglienza nelle strutture.

In apertura del suo intervento, il Garante Vincenzo Spadafora ha sottolineato la mancanza di dati oggettivi per determinare il numero dei minorenni fuori dalla famiglia di origine ed ha annunciato l’avvio di “un'azione con i Procuratori della Repubblica e i Garanti regionali finalizzata a trovare modalità efficaci per dotare finalmente l'Italia di una base dati quantitativa e qualitativa da cui partire per comprendere il fenomeno e proporre prassi e norme al Governo e al Parlamento". Il Garante ha evidenziato, inoltre, l'urgenza di definire dei criteri standard omogenei nelle Regioni: “Intollerabili le differenze di metodo e approccio ai temi dell'infanzia e dell'adolescenza sul territorio nazionale. Stiamo monitorando le diverse tipologie di comunità  che operano in Italia per proporre un piano che definisca criteri standard omogenei.”

Nel ringraziare la Senatrice Blundo per aver evidenziato l'importanza del confronto con i vari soggetti che operano nei settori dell'infanzia, dell'adolescenza e del sociale, Spadafora ha ricordato il valore aggiunto che può scaturire dal confronto con le Istituzioni, “un confronto che come Authority cerchiamo, in un quadro generale sempre più complesso anche a fronte di un innegabile arretramento culturale sui diritti. Ci si appella alla crisi economica dimenticando che i mancati investimenti in questo settore sono effetto di una politica di tagli avviata già da tempo. Continuiamo a togliere risorse alla scuola e ai servizi sociali e, nello stesso tempo, chiediamo loro un sempre maggiore impegno. Tagliare in alcune aree è una scelta politica che rispecchia l'immagine che vogliamo dare del nostro Paese. Altri Stati europei, malgrado la crisi, non solo non hanno tagliato i fondi destinati al sociale ma hanno addirittura aumentato gli investimenti nella scuola, nella formazione e nei servizi di sostegno alle famiglie perché, come evidenzia l'Istat, la povertà materiale si eredita. Aggiungerei anche quella culturale.”

Spadafora ha chiuso il suo intervento ribadendo la necessità di istituire una cabina di regia sui temi dell’infanzia e dell’adolescenza per sanare il problema della dispersione delle competenze: "Competenze divise in tantissimi luoghi decisionali. Peraltro, non è ancora stato firmato il decreto per riattivare l'Osservatorio nazionale per l'infanzia e l'adolescenza. Un luogo a costo zero, il luogo preposto ad attuare il Piano nazionale per l'infanzia, strumento necessario per rilanciare una serie di interventi di sostegno. La sua mancata riattivazione sembra la prova di un forte disinteresse".

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