L’Autorità garante ha approfondito la situazione della Sicilia. Al termine del ciclo di incontri saranno formulate delle raccomandazioni

Lunedì 8 maggio l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, Carla Garlatti, ha incontrato a Palermo i rappresentanti di istituzioni, enti ed organizzazioni che si occupano di istruzione e formazione in Sicilia. Si tratta del quarto incontro realizzato nell’ambito del progetto FaSe (FormAzione Sicura in Età adolescenziale), che l’Autorità garante porta avanti in collaborazione con l’Istituto psicoanalitico per le ricerche sociali (Iprs) di Roma e il Censis. Al tavolo di lavoro ha preso parte anche il rappresentante di un ente di formazione calabrese.

Nel corso dell’incontro sono emerse le criticità e le potenzialità del sistema siciliano in merito all’offerta formativa rivolta ai minorenni. L’Autorità garante, a margine dell’evento, ha ricordato gli obiettivi fondamentali dell’iniziativa. “La conoscenza delle caratteristiche dei singoli territori sarà fondamentale per poter mettere a punto, alla fine di questa serie di incontri, raccomandazioni che tengano conto delle differenti realtà”. “L’attività lavorativa dei minorenni – aggiunge Garlatti - deve avere una dimensione prevalentemente formativa, per questo il nostro progetto intende indagare come la formazione venga realizzata nella pratica, sia per assicurare che venga soddisfatto il bisogno di apprendimento dei ragazzi sia per garantire il rispetto delle norme sulla sicurezza e la tutela del loro armonico sviluppo”.  L’iniziativa dell’Autorità garante mira inoltre a evitare che si consideri “formazione” il solo fatto di lavorare e ad accertare che al termine del percorso formativo ci sia una verifica delle competenze acquisite. Si tratta di obiettivi in armonia con la Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, la quale richiede che il ragazzo o la ragazza non vedano messa a repentaglio la loro educazione, pure se lavorano.