Ucraina, l’Autorità garante: “Per aiutare i minorenni vanno seguite le vie istituzionali”
La generosità manifestata è encomiabile, ma l’accoglienza non si improvvisa e non si può fare semplicemente sull’onda dell’emotività
“Il dramma dei bambini ucraini in fuga dalla guerra è davanti agli occhi di tutti. Minorenni con famiglie, non accompagnati, orfani o malati stanno cercando accoglienza in Italia. Contemporaneamente all’Autorità garante arrivano richieste di informazione da parte di cittadini desiderosi di ospitare bambini e ragazzi. Si tratta di straordinarie manifestazioni di generosità per le quali però è necessario seguire sempre i canali previsti dalla legge, facendo riferimento alle istituzioni competenti: forze dell’ordine, prefetture, tribunali per i minorenni e servizi sociali. Rispettare procedure regolari rappresenta l’unico modo per assicurare un’adeguata accoglienza e allo stesso tempo protegge dal rischio di sparizione, tratta, traffico e sfruttamento e assicura il rispetto di diritti fondamentali come quelli alla protezione, all’istruzione e alla salute”. Così l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, Carla Garlatti.
“Tutti i minorenni che entrano nel nostro paese devono essere registrati e censiti. Per quelli che arrivano con un accompagnatore va accertata l’esistenza di un rapporto di parentela, per quelli che invece arrivano soli si deve procedere immediatamente alla segnalazione al tribunale per i minorenni per una rapida nomina del tutore volontario e la presa in carico da parte del comune. Per l’accoglienza dei nuclei familiari si deve ricorrere a strutture che siano adatte anche ai minori, mentre se l’inserimento dei minorenni soli avviene in famiglia ciò deve avvenire in quelle che già abbiano un’esperienza e siano adeguatamente formate. La generosità manifestata in questi giorni è encomiabile, ma l’accoglienza non si improvvisa e non si può fare semplicemente sull’onda dell’emotività”.