Gli adolescenti europei raccontano gli effetti della crisi sulla loro vita Un progetto della rete europea dei garanti per l’infanzia e l’adolescenza (ENOC) “Austerity Bites: Children’s Voices” è il titolo della mostra audiovisiva realizzata con 32 video-racconti di ragazzi e ragazze di 8 Paesi europei e dei loro mondi paralleli quotidiani, spesso visibili e inascoltati, fatti di sogni spezzati e difficoltà a godere dei loro diritti fondamentali.
Stefano, Matteo, Jacopo e i loro coetanei protagonisti di questo racconto corale ci aspettano sul nostro canale YouTube per parlarci delle difficoltà economiche, della riduzione dei sostegni per lo studio e lo sport, del taglio ai servizi di base, soprattutto per i minorenni allontanati dalla famiglia o con disabilità, della solitudine per i molti amici partiti all’estero in cerca di un futuro.
La mostra è un progetto dei Garanti Europei (realizzato con l’agenzia scozzese Caged Beastie) presentato alla XVIII Conferenza annuale della Rete Europea dei Garanti per l’infanzia (ENOC) focalizzata proprio sull’impatto delle misure di austerità sulla vita dei bambini e degli adolescenti. Importante risultato dell’Assemblea dell’ENOC è il Position Statement sull’impatto dell’austerità sui bambini e gli adolescenti, approvato all’unanimità. Nello Statement i Garanti si rivolgono ai decision makers a livello nazionale e internazionale con specifiche raccomandazioni; ribadiscono con forza che non possono essere i minorenni e le loro famiglie, soprattutto quelle con maggiore svantaggio socio-culturale, a pagare il prezzo più alto della crisi. Continuare a prevenire l’emarginazione e sostenere le politiche dell’infanzia è un investimento necessario e fruttuoso per i Paesi, come ha sottolineato anche la Commissione europea nella sua Raccomandazione n. 112/2013, Investire nell’infanzia per spezzare il circolo vizioso dello svantaggio sociale. I video italiani sono stati realizzati in collaborazione con il Coordinamento Pi.Di.Da., in particolare con la Fondazione Albero della Vita e con gli studenti dell’Istituto di istruzione superiore Salvini di Roma.